Milano, 24 giu – Vittorio Feltri passa al contrattacco. Dopo la lettera dei giornalisti Sandro Ruotolo e Paolo Borrometi in cui minacciavano di autosospendersi dall’Ordine dei giornalisti dopo le dichiarazioni del patron di Libero su Andrea Camilleri, arriva la sua replica.
“Ho dato del terrone ad un personaggio immaginario”
“È stato come se avessi dato della zoccola a Cappuccetto Rosso”, scrive Feltri nella sua lettera aperta a Carlo Verna, direttore dell’OdG. Feltri si rivoge direttamente a Verna per essere difeso dalle accuse di razzismo e xenofobia dei colleghi Ruotolo e Borrometi. Non solo: i due hanno anche impostato online una petizione per chiedere la radiazione di Feltri dall’Ordine dei giornalisti. Ma il direttore di Libero non ci sta e, anzi, sostiene che nell’intervista incriminata, quella rilasciata alla trasmissione I lunatici, non ha offeso in alcun modo lo scrittore siciliano ma, in breve, ha espresso un’opinione sul personaggio che lui ha inventato, quello del Commissario Montalbano. Concetto che non sarebbe assimilabile all’offendere una persona vera: “Proprio come dare della zoccola a Cappuccetto Rosso” dice Feltri. In più, il termine al centro delle polemiche (la parola “terrone”) è stato usato in un’accezione non offensiva ma scherzosa.
“Solo parole di elogio”
Poi per quanto riguarda il resto delle cose esplicitate su Camilleri, Feltri precisa che prima della frase (estrapolata in ottica sensazionalistica un po’ da tutte le testate) incriminante, per lo scrittore siciliano ha avuto solo parole di elogio dicendo – inoltre – che prima del toscano, furono i siciliani ad inventare l’italiano. Per quanto concerne, invece, la raccolta firme lanciata da Ruotolo e Borrometi (arrivata a 70mila adesioni), Feltri comment: “Ottima iniziativa, sarebbe stato più corretto se si fossero dimessi, ma a me non importa. A me di essi (sic) non frega niente“.
Ilaria Paoletti
4 comments
Il “sig” feltri non perde occasione per dimostrare e ribadire quello che realmente è:
Una piccola persona che ha la fortuna “sua” e non nostra, di riuscire ad esternare pubblicamente insulti nei confronti di persone di indiscussa correttezza e serietà
Purtroppo “correttezza e serietà ” sono per lui concetti sconosciuti, e impossibili da comprendere.
Preciso che “sig” virgolettato e il cognome in minuscolo sono solo per esprimere la considerazione che ho di questo essere che ammorba l’aria.
Prima le spara e poi se le rimangia! Ma quando impara a fare il giornalista, nel senso autentico del termine, e tralasciare slogan triti e ritriti? Poi, a proposito dell’epiteto terrone, voglio riferirlo a lui :Feltri è un terrone. Perché? Semplice. Il termine è un insulto, significa solo negatività e quindi gli calza a pennello. Sbagliano,invece, quei meridionali che si autodefiniscono terroni, sfruttando una parola coniata per disprezzare, nel tentativo di sdoganarla. Al terrone Feltri, dunque, faccio i complimenti per come riesce a dire cose insulse senza il minimo imbarazzo. Bravo!
Feltri è un emerito coglione. In un’accezione non offensiva ma scherzosa.
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