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“Fanc*lo Salvini”. Anche il metal inglese si unisce al carrozzone pro immigrati

by Cristina Gauri
4 comments

Roma, 19 ago – Sentivamo davvero la mancanza delle metal star – o pseudo tali – intenzionate ad attaccare Salvini al circo Barnum di chi si è accodato a qualche band di grind core politicizzato. Ed eccoci accontentati: i Napalm Death, panciuta e bolsa grind band inglese di lungo corso, che dal palco di un festival metal di Francavilla al Mare, hanno pesantemente apostrofato il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il cantante della band ha infatti ululato al microfono un assai esplicito “Fuck you, Matteo Salvini”, guardandosi bene dallo spiegare o contestualizzare l’insulto. E’ assai probabile che i Napalm Death non conoscano i dettagli della politica italiana, ciò non di meno si sentono in dovere – magari per i proverbiali 15 minuti di celebrità che danno il boost alla vendita di dischi e merchandising non più fiorente come negli anni 90 – di dire la loro sulle politiche migratorie del Paese che li ospita e che ha dato loro l’occasione di esibirsi dal vivo.

La “loro”, nel caso di specie, si è tradotta in un arguto e articolato commento che non sarebbe sfigurato nella discografia di Marco Masini, leggasi “Vaffanculo“. I Napalm Death senza ombra di dubbio nel corso della loro lunga carriera hanno sempre avuto una attitudine chiaramente politicizzata, ma l’exploit di Francavilla suona francamente grottesco e patetico, come quello di adolescenti che avvertono l’esigenza di farsi notare. Nessuno avrebbe loro negato il diritto di rilasciare una dichiarazione anche di forte opposizione, laddove però fossero stati davvero a conoscenza di cosa sta avvenendo nel nostro Paese. Cosa che, come appare evidente, non è avvenuta. Abbiamo davvero nostalgia degli anni 90, quando il gruppo scandalizzava l’audience musicale con You suffer.  

Cristina Gauri

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4 comments

Sco 20 Agosto 2019 - 11:11

Guardali là, sti miserabili STRACCIONI!

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Stefano 20 Agosto 2019 - 11:21

Aridatece Burzum!!!

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Luca 20 Agosto 2019 - 7:57

Fate ridere, tralasciando l’errore di posizionare “You Suffer” negli anni ’90 quando è inserita nel primo disco della band, ovvero “Scum” del 1987. Si sa che sono sempre stati politicizzati e una band come loro, che non hanno bisogno di presentazione e hanno tutto il rispetto della scena, si possono permettere questo e altro.

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Stefano 21 Agosto 2019 - 6:32

Ma cosa si possono permettere, di insultare un Ministro del paese che li ospita? Andassero in pensione, e calcola che io li ho visti dal vivo più di una volta, la loro carica eversiva è finita 30 anni fa, ora con queste uscite fanno solo il gioco del pensiero unico e si vanno ad aggiungere solamente fra gli zerbini del sistema orwelliano vigente, se veramente volessero essere alternativi e antagonisti al “sistema” farebbero e direbbero ben altro, guarda caso mai nessuno di questi presunti alternativi che dice qualcosa contro Israele, o la guerra in Yemen, o la Siria chissà come mai… Anzi l’unico è stato Roger Waters gli va riconosciuto…

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