Roma, 31 lug – A nemmeno 24 ore dalla notizia che Facebook avrebbe rimosso un post dalla pagina di Salvini per “incitamento all’odio” (su segnalazione degli accoliti dell’associazione “Cara Italia” di Stephen Ogongo), ecco arrivare la smentita da un portavoce del social network.
Il re dei segnalatori
Insomma, il re dei segnalatori seriali Ogongo se l’è cantata e suonata da sola. Rimediando una figura di palta. Era lui infatti che l’altro ieri esultava per lo strabiliante risultato: “È la prima volta che in Italia vengono rimossi dei post del leader della Lega – aveva scritto Ogongo, che insieme a “Cara Italia” punta proprio a far chiudere le pagine della Lega e del ministro – Le sue pagine sono mezzi di propagazione dell’odio. La nostra campagna contro chi alimenta l’odio non si ferma. Continuate a segnalare in massa le pagine di Matteo Salvini della ‘Lega – Salvini Premier’ e tutti i loro post che alimentano l’odio”.
Facebook smentisce
A quanto pare invece si tratta di una fake news, perché dal quartier generale del colosso di Zuckerberg si sono affrettati a smentire quanto dichiarato da Ogongo. Una portavoce ha spiegato infatti che lo staff di Cara Italia aveva segnalato in massa un contenuto postato sulla bacheca della pagina da un follower di Salvini. Un utente che liberamente ha pubblicato qualcosa, non un amministratore della pagina. Da ciò uno dei segnalatori aveva ricevuto una notifica che lo informava dell’avvenuta rimozione: “Lega Salvini Premier è stata esaminata e abbiamo riscontrato che alcuni contenuti non rispettano i nostri standard della community. Abbiamo rimosso quei contenuti specifici (ad esempio foto e post) anziché l’intera pagina”. Senza uno straccio di verifica Ogongo canta vittoria, lancia la notizia e l’agenzia Dire la riprende. I buonisti esultano da Bolzano a Palermo al grido di “sconfiggere il Male è possibile”, fino alla triste smentita.
Tanto entusiasmo per nulla
Il portavoce di Facebook prosegue spiegando che “quando gli utenti ci segnalano una pagina per intero per violazione dei nostri standard della comunità, di norma notifichiamo loro qualunque provvedimento preso nei riguardi dei contenuti presenti sulla pagina. Lo facciamo anche se la violazione riguarda contenuti che nello specifico non sono stati segnalati”. Questo è quanto è accaduto lo scorso 25 luglio, nel momento in cui “abbiamo inviato ad un utente che aveva segnalato la pagina Lega-Salvini Premier una notifica che confermava la violazione dei nostri standard della comunità. Questa violazione era relativa ad un post effettuato da un altro utente sulla pagina e non dall’amministratore stesso della pagina. Ci rendiamo conto che il nostro messaggio ha creato della confusione e ci scusiamo per qualunque disagio questo possa aver causato”.
Cristina Gauri
6 comments
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D’altra parte ognuno fa la figura che sa fare
A’ ogongolo! Segnala in Africa su di un trespolo a dondolo! Come Tom, lo zio, in capanna, vai ad oziare e a far la nanna! Comunque fai come Tancredi, che se ne sta’ fuori dai piedi!
La prima curiosità che mi sorge è come sia arrivato in Italia.
E’ un altro “imbucato”?
E il bello che gli “imbucati” sono i primi ad alzare la voce quando realizzano di essersi imborghesiti.
Che figura dimmè! ahahahahahhahahahahahahahaha
E dopo sta strunzata, Salvini andrà minimo al 45%!!!!!! :-DDDDDDD
E questo qua voleva fare il partito dei “diversamente bianchi”? A Obonbo, ma torna in Congo, và.
[…] il proprio dissenso è però compostamente ritornata nei ranghi, al caposardina capitolino e re dei segnalatori social Stephen Ogongo, che di chinare il capo d’innanzi agli scivoloni di Santori non ne ha voluto […]