Roma, 26 mar – Tremate, le streghe son tornate. E non per rivendicare diritti o una sacrosanta parità, ma per vendicarsi nei confronti dell’uomo. Cioè del maschio in quanto tale, sempre e comunque ritenuto prevaricatore, molestatore, femminicida. Di tutto questo e di molto altro parla L’era delle streghe, l’ultimo saggio di Francesco Borgonovo, disponibile dal 10 aprile e da oggi in prevendita sul sito di Altaforte edizioni.
Il volume è una dettagliata e puntuale panoramica sulla nuova guerra del sesso, quella che trova il suo nucleo pulsante nella crociata del Me too. Una campagna che spesso e volentieri ha avuto poco a che fare con la battaglia contro le violenze sulle donne, che ovviamente è sacrosanta, per rivelarsi piuttosto un giro di vite arbitrario e feroce, con carriere finite per un sospetto, famiglie sfasciate per un pettegolezzo, uomini rovinati per una parola fuori posto.
I numeri del Me Too
Borgonovo ricostruisce i numeri del Me Too: 414 individui finiti alla gogna, 190 persone licenziate o che hanno lasciato il lavoro, altre 122 messe in congedo, sospese o sottoposte a indagini. Ovviamente, dei 414 coinvolti, soltanto 7 sono donne. Gli altri 407 sono maschi. Una campagna maccartista in cui, paradossalmente, a farne le spese è stata la sensibilità generale nei confronti della violenza sulle donne.
Scrive il vicedirettore della Verità e firma del Primato Nazionale: “Il nocciolo della questione, probabilmente, è proprio questo: oggi tutto è molestia. Le violenze vere sono passate in secondo piano, annegate nella marea limacciosa del Me too. Tutto è molestia, dunque nulla lo è. Mettere le mani addosso a una persona è diverso dal rivolgere un commento inappropriato. Tentare di sedurre una donna è diverso dal costringerla ad avere rapporti sessuali. Ma nel pieno del tornado femminista queste distinzioni si perdono, si annullano. E si raggiungono livelli paradossali”.
Il delirio neofemminista
Ma non basta, perché dopo l’attacco frontale al maschile, si passa alla pars construens, se così possiamo definirla. E allora il neofemminismo scopre il suo lato più delirante. Scrive Borgonovo: “Nel nostro Paese sono appena stati pubblicati – sempre sull’onda del Me Too – alcuni libri fondativi del nuovo femminismo. Il primo, edito da Feltrinelli è Manifesto cyborg di Danna J. Haraway. Poi c’è Xenofemminismo di Helen Hester (edito da Nero).
Benché piuttosto complicati e pure un po’ confusi, entrambi spiegano che lo scopo del femminismo è appropriarsi delle nuove tecnologie, intervenire sul corpo umano per liberarsi di fardelli come la maternità o per modificare i generi sessuali. Insomma, sempre di strategie di dominio si tratta. La strega vuole il potere, e movimenti come il Me Too non sono stati altro che lotte per il potere mascherate”.
Giorgio Nigra
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