Roma, 24 mar – Leggendo il titolo di questo articolo, la prima cosa che molti potrebbero pensare è: “ma è parente di Chiara Ferragni?” Ebbene, la risposta è sì. Gaetano Ferragni è lontanissimo parente della famosa fashion blogger. Bisogna sapere, infatti, che i Ferragni erano una nobile famiglia cremonese molto attiva nel Risorgimento per i loro ideali mazziniani.
Una famiglia di rivoluzionari
Gaetano Ferragni nacque il 5 maggio 1813 a Cremona da due ricchi commercianti locali. Una vita agiata si unì ad una vita d’azione nel momento in cui il fratello, Francesco Ferragni, iniziò a portare in casa gli ideali mazziniani che andavano diffondendosi in quegli anni. Francesco finì in galera per alto tradimento e ciò scosse moltissimo i genitori, ma non Gaetano. Il giovane studente, infatti, non si allontanò dagli ideali mazziniani che avevano messo nei guai il fratello ma, anzi, li abbracciò.
Alla fine degli anni ’30 del 1800, Gaetano Ferragni si laureò in medicina a Bologna ma, ormai, la sua nomea di rivoluzionario si era diffusa e non trovò da nessuna parte lavoro come medico. Nel frattempo, Ferragni non si diede per vinto e fomentò gli abitanti di Cremona affinché entrassero a far parte del prossimo movimento rivoluzionario, affinché cacciassero il nemico austriaco e ritrovassero la loro identità di popolo italiano.
I moti del ’48 a Cremona
La Primavera dei Popoli, meglio conosciuta come “i moti del ‘48”, furono l’occasione per liberarsi del nemico oppressore. Il 18 marzo 1848 Cremona insorge e Gaetano Ferragni è tra i reggenti del Governo Provvisorio Cremonese. La città sembrava essere definitivamente libera e, di conseguenza, si iniziò a distruggere tutto quello che potesse ricordare il vecchio regime. Alla damnatio memorie si aggiunse anche una leva volontaria di circa 150 giovani posti a difesa della città lombarda.
Nell’agosto dello stesso anno, tuttavia, gli austriaci riconquistarono Cremona e Ferragni venne esiliato. Tornerà nella sua città natale solo nel 1852 per sposare Maria de Lorenzi.
Il ritorno
Ferragni, una volta terminata la seconda guerra d’indipendenza, verrà eletto come assessore comunale. Si preoccuperà di difendere la popolazione dalle malattie come vaiolo, tifo e malarie e, a tal proposito, studiò metodi e cure per diffondere vaccini e medicine in maniera economica ed efficace.
Dopo altre brevi avventure nell’ala mazziniana della politica italiana, Gaetano Ferragni morì improvvisamente il 24 marzo 1874 nella sua Cremona.
Tommaso Lunardi
4 comments
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Furono nel nostro passato grandi uomini di spessore, di ideali e di moralità elevata.
Grazie di aver portato luce su un altro eroe e patriota del nostro Risorgimento sconosciuto ai più, probabilmente questo Ferragni conosceva anche un mio lontano parente, Giuseppe Andrea Pieri, di Lucca, Mazziniano, militare, avventuriero, il quale insieme al Conte Felice Orsini attentò alla vita di Napoleone III sempre per gli stessi motivi di amore per l’indipendenza e l’affrancamento del popolo italiano.
Vi sarei grato se potreste portare all’attenzione dei più, anche la vita avventurosa di questo mio avo.
grazie.
Nicola Pieri
Buongiorno Tommaso, il descritto Gaetano Ferragni è mio trisavolo, padre del mio bisnonno.
A partire dagli anni ’20 dell’800 la nostra casata si distinse per un energico impegno politico e sociale, impegno che abbracciò tre generazioni e rappresentò una continuità ideologica giunta fino a mio nonno Rosolino (tra i fondatori del PCd’I) e suo fratello (senatore socialista).
In epoca moderna io e i miei fratelli siamo gli unici eredi di questa gloriosa famiglia cremonese. La fashion blogger Chiara Ferragni non centra davvero nulla.
Per arrivare a lei il percorso è piuttosto tortuoso. Di fatto Luigi Ferragni, commerciante di spezie e padre del qui biografato Gaetano, aveva un fratello di nome Domenico da cui, molto lontanamente, discende la famiglia di Chiara. I figli di tale Domenico non lasciarono nessuna impronta storica, neppure furono schierati o parteciparono durante i moti del 1848.
In sintesi, nel momento in cui mio trisavolo Gaetano e dei suoi fratelli Francesco, Enrico e Giuseppe si impegnarono nel loro coraggioso intervento, i due rami famigliari erano già distaccati e ben distinti. Le gesta a favore di un’ideologia non possono essere banalmente accostate ad una moderna influencer per un discorso, immagino, di indiscrezioni da parte del lettore.
La invito a correggere l’articolo perché l’informazione non è corretta.