Roma, 25 gen – Fedez che fa “battute” (e siamo generosi a definirle tali) sulla scomparsa Emanuela Orlandi è stato un po’ il tormentone disgraziato della giornata di ieri. Il cantante e personaggio televisivo si è atteggiato “a simpatico” su un dramma familiare che durerà per la vita intera dei suoi protagonisti. Ma di simpatico, ovviamente, non c’è proprio nulla.
Fedez il “burlone” e la sua frase su Orlandi
“Beh, innanzi tutto possiamo dire, non l’hanno mai trovata“, dice Fedez, parlando della Orlandi, durante il podcast Muschio Selvaggio . Suscitando l’imbarazzo del co-conduttore, Luis Sal, e dell’ospite presente Gianluigi Nuzzi, conduttore di Quarto Grado. Ci prova, Sal, chiamandolo “black humor” ma non potendo nascondere l’evidente vergogna. Ci prova anche Nuzzi cercando di porla sullo “scientifico” e sulla lontananza dal “giornalismo vero”. In realtà è lontananza dall’intelligenza e dal rispetto, prima di tutto. Ma forse era difficile da riconoscere durante la trasmissione.
L’ipocrisia di un personaggio che sposa leggi liberticide ma si prende la libertà di offendere famiglie che vivono un dramma
Un punto è anche questo. Fedez sceglie, ufficialmente, la strada della libertà senza mai sposarla appieno. Anzi, la contraddizione vivente viene esaltata da diversi passaggi, sui quali spicca quello riguardante la difesa, a suo tempo, del Ddl Zan (una legge che, se fosse stata approvata, avrebbe di fatto ostacolato la libertà di opinione sul genere) alla paradossale scena di ieri in cui il cantante si è preso a sua volta la “libertà” di scherzare su un dramma familiare pluridecennale che probabilmente resterà irrisolto.
Penoso e irrispettoso è pure essere costretti a parlarne
Voglio aggiungere un tocco di sensibilità personale a questo articolo e dico, parlando anche in prima persona: Fedez non mi è mai sembrato un “cattivone” (a differenza della moglie). Ovviamente, si tratta di opinioni personalissime, per meglio dire di sensazioni personalissime, visto che nessuno conosce nell’intimo il signor Federico Lucia né tanto meno la consorte. Li “giudichiamo” per le loro uscite pubbliche e per il loro comportamenti pubblici, come è logico che sia, visto che fanno questo di lavoro e non possono che assumersene le responsabilità. A tal proposito riprendo il discorso: “cattivone”, no (ovviamente, posso sbagliarmi). Semmai ignorante come pochi altri sulla faccia del pianeta terra, e non esattamente uno sveglione. Per cui, in questo caso, voglio continuare a credere (e magari sarò ingenuo) che sia la “solita” idiozia di Fedez ad averlo guidato nell’esprimersi in modo tanto imbecille e irrispettoso verso una ragazza con tutta probabilità deceduta tanti decenni fa ma senza che nessuno ne abbia avuta la certezza. Una certezza che a me o a Fedez può inquietare il giusto, visto che siamo comunque “emotivamente esterni”: ma che alla famiglia della ragazza stessa, pur nella sofferenza, forse porterebbe a una sorta di liberazione. Perché tra la morte verificata e la “non conoscenza” la seconda sembra la peggiore delle agonscie.
La tua “battuta”, caro Fedez, non fa ridere esattamente per questo, è penosa esattamente per questo: perché va ad infierire su uno stato d’animo che, al solo pensiero, dovrebbe far rabbrividire tutti. Non andrebbe neanche spiegato, ma ci troviamo nella triste circostanza, e allora lo facciamo. Che tu sia massacrato mediaticamente dopo una frase del genere è il minimo. Il minimo anche che tu ti scusi pubblicamente. Non so se avverrà, ma spero vivamente che almeno la vergogna ti assalga.
Stelio Fergola
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