Roma, 22 lug – Il 19 luglio nel capoluogo siciliano è stato ricordato il 32° anniversario della strage di via D’Amelio dove fu ucciso il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di scorta. Una giornata fatta di diversi appuntamenti che ha il suo momento più intenso nella fiaccolata serale con partenza da piazza Vittorio Veneto e arrivo nel luogo dell’attentato, attraversando vie e viali della città. Un segnale forte, una presenza costante, da ben 28 anni, di cittadini che nel ricordare la grande figura di Borsellino dicono forte e chiaro “no alla mafia”. Un corteo “unitario” come amano definirlo gli organizzatori a cui partecipano autorità civili, comuni dell’Isola, Associazioni, gruppi e movimenti e tra questi anche CasaPound Italia con i suoi militanti e con la sua identità prosecutrice dei valori condivisi dal giudice ammazzato dalla mafia.
Cpi, impedita la partecipazione alle celebrazioni di Borsellino
Ma al movimento della tartaruga frecciata quest’anno è stato impedito di partecipare con delle motivazioni assai pretestuose e addirittura con il ricorso alle Forze dell’Ordine! Quando la realtà supera di gran lunga la fantasia. E di seguito riportiamo la nota di CasaPound: “Il cosiddetto “comitato organizzatore” si è reso protagonista di uno stucchevole teatrino in un’occasione che avrebbe richiesto altro tipo di atteggiamento e decoro. Già dallo scorso anno, notammo un certo ostracismo, problemi legati al simbolo, agli striscioni, semplicemente pretesti per far capire di non essere graditi. Quest’anno si è arrivati alla delazione bella e buona ed al divieto di partecipare”.
La solita appropriazione indebita
“Molto probabilmente – prosegue la nota- il cosiddetto “comitato organizzatore” ritiene di tenere oramai a proprio appannaggio il corteo “unitario”, svolto tranquillamente, da sempre, tra tutte le sigle aderenti; essendo il proprio partito di riferimento, oggi, saldamente al Governo della Nazione non si vuol esser confusi con gruppi più radicali. Non ci sono altre spiegazioni”. Ciò sicuramente non ha impedito ai militanti di CPI giunti a Palermo per la fiaccolata di partecipare alla commemorazione pensando già al prossimo anno. “Continueremo comunque, ovviamente, ad onorare la figura dell’Eroe Paolo Borsellino – conclude la nota- come più ci aggrada, tutti gli anni, nelle modalità che preferiremo e senza più sottostare ai diktat di questi cialtroni che fanno di una commemorazione un affare di famiglia”!
Emanuela Volcan