Madrid, 8 apr – Il Circuito automobilistico di Navarra è finito al centro di una polemica che dire stucchevole sarebbe ripetitivo, vista ormai la tendenza a condannare qualunque estetica non conforme all’eroticamente corretto. Una società incaricata di selezionare personale per eventi, ha avuto la “pessima” idea di pubblicare un annuncio in cui offre due posizioni per hostess con disponibilità a presenziare al circuito della città spagnola. “La Garbo Events seleziona due hostess di bella immagine” ed è “indispensabile avere una taglia 95 o 100 di torace”.
L’azienda precisa poi che “il lavoro consisterà nell’accompagnare un pilota del circuito con uno stipendio di 200 euro netti e spese pagate”. In sostanza, è una selezione per “ombrelline” con il seno grosso. Difficilmente piloti e spettatori troverebbero granché da ridire, eppure non poteva mancare la solita accusa: “Si tratta di sessismo”. Dopo la boldrinata nell’Endurance 2015, quando a Silverstone decisero di mettere proprio al bando le “umbrella girls” perché secondo Gerard Neveu, direttore del World Endurance Championship, “sono cose che riguardano il passato, ma la condizione della donna oggi è leggermente cambiata”, ecco una polemica sul nulla.
Ipocrisia correct
Ebbene sì, avere un seno grosso e lavorare in un circuito automobilistico non è tollerabile perché si tratta di una vera e propria offesa alle donne. Non a caso, dopo la bufera scatenasi in Spagna, la Arcos Motorsport SL, società che gestisce la struttura di Navarra, si è subito dissociata dall’annuncio: “Non abbiamo nulla a che fare con tutto questo, abbiamo sempre difeso l’uguaglianza dei diritti e siamo totalmente contrari ad azioni, richieste o, come in questo caso, pubblicità sessiste”. Insomma, anche le corse di auto vengono prese di mira dall’ipocrisia correct, che non teme mai di scadere nel ridicolo.
Alessandro Della Guglia