Roma, 14 mar – Leggendo le stime sui costi che ogni italiano proprietario dovrà affrontare, è difficile non desumere quanto “Casa Green” sia l’ennesimo attacco a chi una casa la possiede, con la conseguenza di portarlo a doversene liberare nel medio e lungo periodo. La direttiva Ue è pronta a mettere in ginocchio tante persone che, semplicemente, non possono permettersi spese simili.
Casa Green, un salasso da 270 miliardi
Secondo Il Codacons gli interventi di riqualificazione energetica avranno un costo medio tra i 35mila e 60mila euro ad abitazione. La sola caldaia di nuova generazione costerà 16mila euro. In pochi anni un numero di edifici che oscilla tra i 5,5 e 7,6 milioni, tra privati e pubblici, dovranno essere riqualificati. Nel complesso, la spesa per ristrutturare tre abitazioni su cinque sarà di 270 miliardi. Secondo il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto l’intervento “va valutato con molta cautela perché alcuni step di vincolo al 2030 e al 2040 sono di difficile raggiungimento per il nostro paese, con immobili datati e per la proprietà diffusa”. Sarà quindi necessaria “una scala di priorità degli interventi che vanno dalle pompe di calore al doppio vetro e con una programmazione”. Il ministro cerca di buttare un po’ di acqua sul fuoco sottolineando che si tratta di un vincolo di Stato, non per i singoli”. E lo Stato avrà due anni di tempo.
Ci vogliono tutti poveri?
Di sicuro, non vogliono molti proprietari, e su questo c’è poco da girare intorno. La confusione del tutto voluta nasce dal fatto che si faccia finta di non sapere che molti proprietari di immobile non dispongano del reddito per poter sostenere certe spese. Dagli inizi degli anni Novanta l’attacco ai proprietari di casa è stato costante, cominciando da tasse come l’Ici – poi divenuta Imu – alle richieste continue di continuare a tassare gli immobili in modo sempre più elevato. La casa, da bene di massa, nonostante tutto (solo una minoranza di italiani non è proprietario, meno del 20%) è sempre più orientata a diventare d’élite. Processi simili stiamo osservando nel mondo delle automobili, usando – guarda un po’ – sempre la scusa ambientale, che costringerà molti a dover puntare sull’elettrico senza minimamente chiedersi se disponga dei redditi per farlo. Il mondo a trazione minoritaria, con il benessere diffuso che si trasforma in eccezione, è in piena costruzione. Casa Green sarà solo uno dei tanti metodi…