Roma, 22 feb – Enrico Letta vuole gli occhi da tigre. Così il segretario del Pd comunica ieri, ai suoi, in vista delle elezioni politiche del prossimo anno.
Letta e gli occhi da tigre
Enrico Letta vuole gli occhi da tigre dai suoi candidati, come Apollo Creed da Rocky Balboa nel terzo capitolo della saga cinematografica sullo Stallone italiano. A prescindere dalla tristezza della metafora e dal contesto ridicolo in cui è stata espressa, è però divertente leggere il contenuto della dichiarazione che il prode Enrico ha fatto nella giornata di ieri alla direzione del Partito democratico: “Io guarderò ogni giocatore negli occhi e se vedrò gli occhi di tigre di chi vuole vincere lo metterò in campo”. Viceversa, sarà “meglio accomodarsi in panchina”, come si legge anche su AffariItaliani.
Insomma, Letta e il suo Pd in stile Rocky Balboa vogliono vincere, e non ce ne sarà per nessuno. Chiedere occhi da tigre da chi ha occhi al massimo da orsacchiotto, però, fa un po’ sorridere e suscita pure un pochino di tenerezza. Ma al di là di questo, è davvero così importante, per il partito del Nazareno, arrivare al successo elettorale?
Un partito a cui non serve vincere
Il Pd è minoranza storica di questa Nazione. Lo è il suo elettorato e le percentuali a cui arriva di solito la componente di sinistra, che oscilla sempre tra il 20 e il 25%, tra Partito democratico e – ormai numerosi – partiti satellite. Ciò nonostante, il Nazareno, i suoi progenitori e i suoi discepoli bloccano o decidono le direzioni politiche indipendentemente da una vittoria o meno alle elezioni.
L’agenda, quasi sempre fedele a quella internazionale, viene sempre rispettata. Dall’immigrazione, al multiculturalismo, fino alle materie etiche (salvo qualche eccezione che però ha sempre il sapore di “rinvio”, come i dinieghi della Consulta sui referendum inerenti eutanasia e cannabis legale). Non esiste materia del programma che, prima o poi, non venga realizzato o comunque avviato. Dunque, caro Enrico Letta, sorge spontanea una domanda: a cosa vi servono gli “occhi da tigre”? Non avete certamente necessità di vincere le elezioni. Perché governate comunque. E negli ultimi dieci anni, tra esecutivi ufficialmente tecnici e altri addirittura ufficialmente guidati da voi, questo aspetto drammatico della nostra vita politica si è evidenziato ancora di più.
Stelio Fergola