Roma, 2 nov – Fin dagli inizi del XX secolo nella Malta annessa all’impero britannico inizia a farsi strada un forte sentimento irredentista ed il desiderio di annessione al Regno d’Italia. È in questo clima di tensione che nasce nel 1914 Carmelo Borg Pisani, figlio di genitori legati al Partito Nazionalista maltese di ispirazione filo-italiana.
L’irredentismo maltese
Mentre l’irredentismo maltese acquisisce nuovi consensi a causa della repressione scatenata dalle truppe inglesi sui nazionalisti – nel 1919 ad esempio i soldati anglosassoni sparano sulla folla in protesta – Carmelo Borg Pisani cresce politicamente in varie associazioni filo-italiane e filo-fasciste dell’isola. È infatti un assiduo frequentatore della Casa del Fascio della Valletta e si trasferisce poi momentaneamente in Italia dove frequenta l’Accademia di belle arti di Roma ed entra in contatto con altri irredentisti maltesi.
Nel 1935 tenta di arruolarsi volontario per la guerra in Etiopia ma viene respinto e dal 1940 collabora con altri esuli maltesi per la pubblicazione a Roma del giornale irredentista Malta, chiuso forzatamente in patria dagli inglesi poco dopo l’inizio del conflitto con l’Italia. Convinto sostenitore del Fascismo, Borg Pisani aderisce ai Gruppi Universitari Fascisti e al PNF. Con lo scoppio del secondo conflitto mondiale rinuncia alla cittadinanza britannica restituendo il passaporto all’ambasciata.
Pur riformato dal regio esercito per una forte miopia, riesce ad arruolarsi nella Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale nel 1941, entra nello stesso periodo nei servizi segreti del SIM. Lo stesso anno è inviato in Grecia con le camicie nere e partecipa all’occupazione di Cefalonia dove viene ferito. Tornato in patria (la sua patria adottiva, ossia l’Italia) rifiuta le cure mediche per iscriversi alla Scuola di allievi ufficiale della Milizia di Artiglieria Marittima dove raggiunge il grado di sotto capo-manipolo, ossia sottotenente.
Carmelo Borg Pisani in missione a Malta
Nel 1942 le potenze dell’Asse preparano l’operazione Herkules o operazione C3, il cui obiettivo è la presa dell’isola di Malta per mezzo di ingenti forze italiane e tedesche supportate dalla Regia Marina.
In vista dell’importante operazione militare, fondamentale per strappare un porto strategico nel Mediterraneo dalle mani inglesi, Carmelo Borg Pisani si offre volontario per una preliminare missione esplorativa. Nella notte tra il 17 e il 18 Maggio 1942 approda così in segreto sull’isola e trova riparo in una grotta. Una tempesta insolitamente forte gli porta via i rifornimenti e gli impedisce di scalare la scogliera dell’approdo. Stremato, è costretto ad attirare l’attenzione di una vedetta inglese che lo preleva e lo porta all’ospedale militare di Mtarfa. Mentre è ricoverato viene riconosciuto da un medico inglese, suo amico d’infanzia, che lo denuncia alle autorità che subito lo arrestano con l’accusa di tradimento.
Pur non riconoscendo il tribunale di guerra, non essendo più ormai un cittadino inglese, viene processato a porte chiuse dalle autorità maltesi che il 19 Novembre si pronunciano per una condanna a morte mediante impiccagione per cospirazione e tradimento ai danni di Sua Maestà il Re d’Inghilterra. Al condannato non viene riconosciuta la cittadinanza italiana ed il conseguente trattamento di prigioniero di guerra e il 28 novembre la sentenza viene eseguita in carcere.
Carmelo Borg Pisani venne insignito postumo della Medaglia d’oro al valor militare alla memoria, la più alta onorificenza militare italiana. Mussolini in persona lo definì un ‘martire maltese’ e gli intitolò il battaglione di Camicie nere “Borg Pisani” in cui si arruolarono molti volontari maltesi, speranzosi di ricondurre Malta nell’alveo delle terre italiane, cosa che tutt’ora non è.
Marco Scarsini
2 comments
..attende anche la Corsica……Napoleone è italiano..con buona pace dei franciosi che vorrebbero anche il leonardo francese..
Carmelo Borg non si chiamava Borg Pisani. Pisani era il nome di copertura in quanto irredentista. Per la legge britannica la rinuncia alla cittadinanza maltese (non inglese!) non aveva alcun valore giuridico. Infine, non venne ferito a Cefalonia, dove i greci non spararono un colpo…