Roma, 14 apr – Pietrangelo Buttafuoco, giornalista, scrittore e intellettuale tra i più vivaci del panorama culturale italiano, è tornato da poche settimane nelle librerie con Il feroce saracino (Bompiani, 12€) . In questo pamphlet agile e a tratti illuminante, lo scrittore siciliano ci aiuta a guardare le “cose del mondo” da una visuale diversa. Ci parla di percezioni, abbandoni, ritorni, Sacro e profano. Ecco come ha risposto alle nostre domande
Nel tuo libro escludi che sia in corso una guerra di civiltà. L’unica guerra, sostieni, è quella all’interno dell’Islam, la fitna. Chi la sta vincendo, al momento, questa guerra?
Non c’è un conflitto in corso che veda due campi, geograficamente, contrapposti. Siamo in una dimensione ulteriore rispetto allo scontro Est/Ovest di antica memoria. Non c’è, infatti, un Patto di Varsavia contro la Nato e se l’attesa guerra di civiltà confida nello schierare i buoni contro i cattivi, questi ultimi – indubbiamente i terroristi dell’Isis – dilagano in tutto lo spazio planetario. A maggior ragione quando viene offerto loro il duplice regalo: assecondare la loro propaganda diffondendo i video e le icone da loro prodotte; regalare loro un appellativo – islamico – che non riguarda certo il progetto di annientamento dell’umano né, tantomeno, il risultato inaudito: arrivare all’egemonia all’interno della comunità sunnita e, di converso, sterminare gli sciiti. Questa guerra, se si parla di guerra all’Isis, a oggi la sta vincendo l’esercito degli uomini liberi. Nessuno ne parla, tutti i giornali, sempre prodighi nel diffondere la propaganda dei terroristi, non raccontano che Qassam Suleiman, il comandante dell’esercito iraniano, ha assestato micidiali colpi contro i terroristi. E nessuno racconta che in Siria, le chiese devastate dai “ribelli”, sono state liberate dalle armate islamiche che hanno fatto risuonare il festoso canto delle campane per restituirle ai cristiani.
L’Islamic State al momento continua a fare proseliti e, sopratutto nelle periferie d’Occidente, coloro che si avvicinano alle squadre di Al-Baghdadi lo fanno più per un senso di rivalsa sociale, che per una reale motivazione religiosa. E’ l’ideologia occidentale che ha creato questi mostri?
Iraq, Egitto, Libia e Siria ci dimostrano che il caos portato dalle democrazie occidentali è l’humus preferito dei terroristi. Con la scusa di abbattere le dittature, Usa e soci hanno spianato la strada alla dittatura più feroce che possa esistere, quella dei fanatici tagliagole. Quanto l’errore e quanta l’intenzione dei Governi americani?
In un capitolo del tuo libro parli di Venner, riportando la sua struggente e fondante lettera d’addio. In quel gesto, in quel suicidio così simbolico a Notre-Dame, c’è l’Europa, ci sono gli Antenati, c’è Omero. Come potrebbe esserci anche l’Islam?
Rolando Mancini