Roma, 24 feb – Non sappiamo in realtà se la “Unionbirrai” abbia corrotto con soldi, macchine sportive o una fornitura ab eternum di birra il medico della Nazionale italiana di calcio Luca Gatteschi, ma in ogni caso noi ci fidiamo e prendiamo per buone le parole del medico: “la birra è più completa di qualsiasi altro integratore energetico”. Gatteschi è intervenuto al “Beer Attraction” di Rimini, dove si è tenuto il convegno “Birra e salute, birra e sport. Incontri possibili o impossibili?”, promosso appunto da Unionbirrai. “Come per un atleta, le migliori prestazioni della birra si vedono anche sul fronte sportivo. Lontano dallo sforzo questa bevanda ha effetti positivi, e grazie alla minore quantità di zuccheri, al maggior contributo di magnesio, fosforo, calcio e complesso B, se limitata a una piccola quantità, la birra è anche più valida di un qualsiasi altro integratore energetico perché più completo”, è la tesi di Gatteschi, che oltre ad essere il medico della nazionale è anche consigliere della Società Italiana Nutrizione Sport e Benessere.
Nel corso dell’evento si è fatto riferimento all’esultanza di Massimo Maccarone, attaccante dell’Empoli che dopo il gol contro il Bologna si è bevuto un sorso di birra a bordo campo. “Durante i raduni della Nazionale – ha spiegato Gatteschi – c’è anche la possibilità di bere una birra. Questa bevanda può tranquillamente stare sulla tavola di una squadra di calcio anche durante i ritiri. Per i calciatori, o gli sportivi in generale, meglio quelle a bassa gradazione e artigianali. Una ‘Gose’ o una ‘Weiss’, ad esempio, dopo una partita di tennis, hanno lo stesso valore di un’aranciata. Basta che non si superino i 3-4 gradi alcolici”. Dunque invece di una sana spremuta d’arancia potremmo puntare su una Franziskaner o una Paulaner. Secondo Gatteschi noltre, soprattutto per le donne, la birra sarebbe in grado di migliorare le prestazioni sportive. “Le donne, in questo caso, sono le più avvantaggiate: alcune ricerche avrebbero dimostrato una prestazione sportiva migliore il giorno dopo l’assunzione di birra. Uno studio pubblicato sull”International Journal of Sport Nutrition’ ha verificato che la reidratazione con birra e acqua non è inferiore a quella apportata con la sola acqua – ha aggiunto – In più le birre, soprattutto quelle artigianali e non filtrate, sono ricche di magnesio”.
Nessuno vuole dubitare della competenza del medico degli azzurri, ma una pubblicità del genere alle qualità della birra non la farebbe nemmeno l’uomo Duff sui Simpson. Dopo le potenzialità della birra come integratore, Gatteschi passa alle qualità terapeutiche della bevanda. “Bisogna sempre ricordare che si parla di una bevanda alcolica, ma ci sono studi che hanno evidenziato come un consumo moderato di birra può dare dei benefici a chi è diabetico o cardiopatico. Si parla in genere di un’unita alcolica per le donne e di due per gli uomini a giorno, ovvero una lattina o bottiglia di birra (330 ml) di media gradazione. Il segreto sta nei cereali e nel luppolo: quest’ultimo ha proprietà antiossidanti, ci sono alcuni lavoro scientifici che stanno monitorando l’effetto neuroprotettivo delle sostanze presenti nel luppolo”.
Anche nelle proprietà curative della birra, sempre le donne sarebbero avvantaggiate. “Assunta dalle donne in pre e post-menopausa riduce la perdita di calcio dalle ossa contrastando l’osteoporosi. Dobbiamo ripartire dal concetto fondamentale per cui l’alimentazione è un fatto culturale oltre che sociale, non si può riportare tutto all’analisi degli effetti positivi e negativi di un singolo alimento, che invece va inquadrato nel concetto generale di alimentazione”. Come abbiamo detto non possiamo che fidarci e correre in birreria prima e dopo i nostri impegni sportivi. Anche se il dubbio che casa Gatteschi strabordi di casse di birra fornite gratuitamente da Unionbirrai è forte.
Davide Romano
1 commento
Come diceva il moschettiere Portos: la birra è brodaglia per gli inglesi, cosa darei per del buon vino…. sacre parole.