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“I bianchi non possono avere i dread”. Le minacce di un’afroamericana (VIDEO)

by La Redazione
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San Francisco, 30 mar – Tempi duri per militanti dei centri sociali e “zecche” varie. Dovranno infatti dire addio alla loro capigliatura preferita, i dread (conosciuti anche semplicemente come “rasta”). Il rischio sennò sarà quello di ritrovarsi davanti un afroamericana (o un’africana) incazzata, pronta a tagliargli i capelli con un paio di forbici. La fine più o meno che ha rischiato di fare Cory Goldstein, studente “bianco” dell’università di San Francisco, che è stato letteralmente bullizzato da una studentessa afro per il solo fatto di avere i dread.

“Questa è la mia cultura”, lo ha incalzato. Lui ha chiesto spiegazioni: “Stai dicendo che non posso avere questo taglio di capelli perché è la tua cultura?”. La ragazza ha insistito e lo ha minacciato più volte chiedendo a chi asisteva alla scena di fornirgli un paio di forbici per tagliare i capelli al ragazzo. Il video è diventato subito virale negli Stati Uniti, raggiungendo milioni di visualizzazioni in poco tempo.

 

https://www.youtube.com/watch?v=RlYwDI-QybM&feature=youtu.be

Davide Romano

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5 comments

Martino 31 Marzo 2016 - 12:22

Negra. Nient’altro da dire.

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Andre 31 Marzo 2016 - 8:20

Capisco più lei di lui….

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Gab 31 Marzo 2016 - 9:27

Tappetto bianco uomo bullizzato da amazzone nera donna.
L’immagine della nostra decadenza.
Ce la siamo voluta, è “giusto” così.
Non esistono razze inferiori, esistono razze che vogliono essere inferiori. Attualmente la nostra.

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AP 31 Marzo 2016 - 10:07

Vorrei dare un giudizio equilibrato: l’energumena afro-americana dovrebbe ricevere le attenzioni della polizia americana con conseguente prigione (se ci arriva); nello stesso tempo le do ragione dal punto di vista intellettuale: effettivamente il biondino sbaglia con quella appropriazione “culturale” indebita.

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Paolo 31 Marzo 2016 - 8:59

Personalmente, ho già verificato da parecchio tempo che questi “viziatelli afro”, tentano sempre di far andare le cose come fa comodo a loro.

Quando va bene a loro, non ci devono essere differenze e/o barriere culturali, e sempre quando fa comodo a loro, eccoteli trasformarsi in “paladini” della loro… “cultura”.

La verità è che loro, sono più razzisti di noi. Del resto, che c’è da aspettarsi da gente che ancora oggi infibula le donne?
Per me, i suoi dread potrebbe tranquillamente schiaffarseli di dietro, per lo schifo che fanno…

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