Roma, 2 ott – Le Ong finanziate dalla Germania generano proteste proprio in Germania. Lo riporta il Giornale. Gli ambienti tedeschi sono in fase di piena esplosione.
Ong, in Germania pioggia di proteste per i sostegni
Tutto si scatena venerdì, dopo che il centro di accoglienza di Suhl non accetta più rifugiati a causa dell’evidente sovrannumero. Nella stessa Turingia molte comunità iniziano a non volerne più sentir parlare, di clandestini. Arrivando a criticare i sostegni alle Ong della Germania. Il deputato e portavoce Cdu Alexander Throm è usa troppi giri di parole. Il riferimento è al ministro degli Esteri Annalena Baerbock, la quale “non è possibile che scelga singoli operatori di soccorso in mare a suo capriccio e che i contribuenti debbano finanziarli”. Basta, insomma, anche nelle terre tedesche non ne possono più. Più in generale, la Cdu accusa il cancelliere Olaf Scholz di sottrarsi al confronto con Friedrich Merz, leader dei cristiano-democratici che critica il sistema di accoglienza per i richiedenti asilo e protesta per i clandestini che sottraggono “tutti i sussidi” e “vanno a rifarsi i denti» a spese dello Stato”.
Il silenzio del governo
Mertz mente, dice l’esecutivo. Per il resto, silenzio assoluto. L’unica disposizione, quella di destinare i clandestini in esubero da Suhl in altri centri. La struttura ha una capienza di massimo 1.400 ingressi, ora ce ne sono 1.600. Nel frattempo, anche il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto prende di mira Scholz: “Un genio, blocca gli arrivi in Germania e aiuta chi li fa sbarcare in altri Paesi”.