Roma, 10 dic – Si è svolta tra i fischi, i clacson e l’insofferenza degli automobilisti in coda da un’ora, la commemorazione dell’Anpi in località Ronare in provincia di Vicenza, in ricordo di quattro partigiani uccisi nel dicembre del ’44 nell'”Eccidio di Priabona”. A causa della manifestazione, organizzata da tempo, una delle due carreggiate della strada provinciale Priabonese è rimasta chiusa, generando il traffico che ha innervosito gli automobilisti che all’indirizzo di vecchi e nuovi partigiani hanno gridato frasi come “non bloccate il traffico” e “Bella Ciao suonatela a casa vostra!”.
Che si tratti di becera anti politica o di generica insofferenza alle commemorazioni, non può che suscitare divertimento immaginare esponenti dell’Anpi, i sindaci e assessori delle valli dell’Agno e del Leogra scherniti dagli automobilisti post ideologici del vicentino. L’interruzione del “mantra resistenziale” ha generato ovviamente lo sdegno (il sentimento preferito dagli antifascisti) dei presenti, che hanno definito il comportamento degli automobilisti “vergognoso”.
All’unanime condanna delle istituzioni locali si è opposta la senatrice leghista Erika Stefani: “le persone ormai sono stanche e disgustate dagli ideologismi”. Più che gli ideologismi in genere forse ad aver rotto le scatole è questa stantia retorica resistenziale, di quest’Anpi onnipresente a guardia della “memoria unica”. Che nella classifica delle rotture viene comunque dopo il traffico del martedì mattina.
7 comments
Più che altro è che in Veneto sono tante cose, ma non succubi della partigianeria stantia. Alla fine le foibe e le porcate partigianesche sono accadute soprattutto al nordest.
(.)(.)
ma più precisamente, nella vita, quelli dell’anpi, oltre a molestare ragazzini, cosa fanno?
Oggi per caso ho letto dell eccidio del plotone Tagliamento …
Non lo sapevo …e quante cose non mi hanno detto a scuola ….purtroppo il non sapere è una brutta bestia e tanti ancora non sanno ….
Onore ai prigionieri disarmati uccisi dai “signori”
Mamma mia tutti ragazzi giovani son morti .Altro che 25 Aprile festa della liberazione ,al contrario è stato l’inizio di una politica demagoga e oligarchica. Un altra cosa,se dovessimo proprio celebrare questa commemorazione ,dovremmo ringraziare allora gli alleati e non le bestie volta gabbana rosse. Comunismo di merda, partigiani del cazzo mettetevi il pugno su per il culo
Senza dubbio, se la Wermacht avesse dovuto fronteggiare, come unico avversario le bande partigiane, sarebbe ancora qui adesso.
I partigiani sono una merda !! mio nonno me li raccontava spesso di questi bastardi che gli rubavano a casa. pertini era un bastardo partigiano e assassino