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Bce, ora non tagliare i tassi è veramente difficile: crolla l’inflazione in Germania

by La Redazione
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christine lagarde banca centrale

Roma, 30 ago – Ora per la Bce non tagliare i tassi di interesse potrebbe essere quasi considerata una specie di fantascienza economica, visto che anche il Paese guida dell’Ue, la Germania, si trova a registrare percentuali di aumento dei prezzi in caduta libera.

Germania, giù le percentuali: l’inflazione crolla

È il caso di dire che l’inflazione in Germania non solo sia in flessione, ma in caduta libera. In un solo mese, da luglio ad agosto, è passata dal 2,3% all’1,9. Una velocità al ribasso obiettivamente impressionante. Come impressionante è stata la reazione della Borsa di Francoforte, il che spiega molto in termini pratici: l’indice Dax ha stabilito il record di rialzi con un + 0.8%. Insomma, i prezzi al consumo calano in terra teutonica e non certo per le migliori ragioni. In buona parte, la ragione risiede nella crisi economica tedesca e alla recessione patita nel 2023, con il Pil in negativo anche nel secondo trimestre del 2024. Ora, sappiamo bene che l’Ue è una realtà a diverse velocità, di cui due principali. Ma sappiamo anche bene che queste due velocità si traducono i due considerazioni differenti, di natura franco-tedesca e mediterranea, con la prima nettamente più “ingraziata” agli occhi dei mirabili e visionari politici di rappresentanza continentale…

La Bce ce la farà a tagliare (finalmente) i tassi?

Mistero della fede europeista, diremmo noi. Certo è che la stessa Banca centrale europea ha dovuto in qualche maniera prendere atto del contenimento dell’inflazione in tutta la zona euro e quindi fermare quella folle corsa al rialzo che era durata fino allo scorso autunno. Poi, però, Christine Lagarde e i suoi hanno subito voluto precisare di non avere alcuna intenzione di dare respiro all’economia e agli investimenti, e a domanda diretta, lo scorso dicembre, riguardo un’inversione di tendenza avevano risposto in maniera secca: “Non è ancora il momento”. Cosa accadrà ora? Bella domanda. Per il momento, da Francoforte sul Meno tacciono. E la storia ci dice che non è sempre una buona notizia…

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