Roma, 20 nov. – Dopo il calciatore Nainggolan scambiato per un terrorista e i falsi allarmi a Roma e Milano, un altro episodio dà il senso della psicosi collettiva che gli attentati di Parigi hanno generato. Ieri a Fidenza in provincia di Parma, alcuni residenti hanno chiamato subito i Carabinieri, dopo aver notato una bandiera nera con simbolo e scritta in bianco al centro. La bandiera in questione, in realtà, non era quella dello Stato Islamico, che sta terrorizzando l’intero Occidente, ma la bandiera della nazionale neozelandese campione del mondo, gli invincibili All Blacks, i quali sono stati da pochi giorni colpiti da un grave lutto che ha sconvolto e commosso l’intero mondo del rugby e dello sport.
Stiamo parlando della morte di Jonah Lomu, formidabile tre quarti ala che ha incantato tutti gli appassionati del mondo ovale, grazie alle sue formidabili prestazioni. Ed è proprio uno di questi appassionati che ha deciso di commemorare la scomparsa del campione, esponendo la bandiera della nazionale di Jonah. I Carabinieri, dopo aver ricevuto la segnalazione, si sono recati presso la casa del tifoso rugbista e il tutto si è risolto in pochi minuti.
Una bandiera che generalmente esprime forza, coraggio e passione, a causa della psicosi da terrorismo, è stata scambiata per un’altra triste bandiera, la quale esprime paura e oppressione. Ma è proprio la psicosi che regala la più grande vittoria al terrorismo islamico, quella sensazione di debolezza e impotenza che annega i sentimenti degli europei, quella debolezza che ci spinge a rimanere inermi, a non reagire, se non nascosti dietro un social network.
Mauro Pecchia