Roma, 11 nov — «Ve lo buco, ‘sto pallone». Tutti abbiamo avuto un vicino di casa insofferente che attentava ai nostri divertimenti di bambini minacciando di sequestrarci la palla se questa sconfinava nel suo giardino. La diatriba si risolveva con due urlacci e qualche reprimenda. Quando ad essere il «vicino insofferente» è il sindaco, però, iniziano i problemi.
Succede a Bellegra, piccolo comune in provincia di Roma, dove il primo cittadino ha emesso un’ordinanza che vieta il gioco del calcio e le biciclette in piazza perché disturbano «le altre persone e il decoro pubblico». Stop ai divertimenti nella piazza coperta del piccolo centro dell’alta Valle Aniene. Le multe per chi non rispetta l’ordinanza vanno dai 25 ai 500 euro.
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Il sindaco vieta il gioco del pallone in piazza
Molti cittadini protestano
Il gioco è la vita dei bambini
Gli fa eco un’altra residente: «Riguardo al divieto degli strilli, in pandemia i rumori dei bambini ci sono mancati. E adesso danno fastidio? Avevo trovato che fosse una buona idea chiudere la piazza con le finestre per viverla dodici mesi l’anno, ma con tutte queste restrizioni più che un luogo di svago sembra un museo».
Cristina Gauri
1 commento
Appunto… un museo delle cere!