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Antitetanica, obbligatoria ma introvabile. Un ospedale veneto: “Compratevela”

by La Redazione
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Venezia, 4 dic – “Il tetano è una malattia causata dalla contaminazione di tagli e ferite da parte di un batterio; può essere letale; grazie al vaccino la malattia è diminuita drasticamente”. Così il sito del ministero della Salute che ricorda l’importanza del vaccino del tetano, precisando che “in assenza di un adeguato trattamento la malattia può essere letale nel 30-50% dei casi”.

Tutto sacrosanto, a tal punto che in Italia in effetti l’antitetanica sarebbe obbligatoria per tutti i nuovi nati, così come i conseguenti richiami sono spesso e giustamente sollecitati. Usiamo il condizionale perché di fatto in molti ospedali il vaccino in questione è praticamente introvabile. Non è purtroppo uno scherzo, come rivelato da Il Gazzettino di Treviso infatti la direzione Usl 2 conferma che in quasi tutto il Veneto le scorte sono finite. La scorsa settimana una ragazza di Sernaglia della Battaglia si è vista rifiutare il vaccino dal Pronto soccorso dell’Ospedale di Conegliano: “Vada a comprarlo in farmacia”, le hanno risposto. La ragazza aveva chiesto di vaccinarsi in seguito ad un buco in un piede causato da un chiodo arrugginito mentre tagliava legna. Ma nulla, in ospedale non avevano più scorte per vaccinarla.

Il problema è che anche le farmacie non sembrano affatto così provviste di dosi, non solo in Veneto. Lo scorso settembre il dottor Marcello Pittaluga, presidente dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Alessandria, dichiarò a La Stampa che “da Ferragosto non arrivano rifornimenti, perché le aziende produttrici non inviano il vaccino”. La Asl piemontese si era dovuta rassegnare facendo richiesta alla Francia di “300 dosi , che serviranno a coprire il fabbisogno di un paio di mesi”. Provate poi a chiamare un ospedale a voi vicino per fissare una vaccinazione contro il tetano. In molti casi vi verrà fissato un appuntamento, ma non prima della prossima primavera.

Alessandro Della Guglia

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