Roma, 3 lug – Le immagini fanno riferimento ad un presidio organizzato a Roma in piazza dell’Esquilino alcuni giorni fa. Una manifestazione di supporto a Carola Rackete il giorno stesso del suo arresto. A colpire non sono tanto le richieste dei manifestanti (le solite dell’estrema sinistra: porti aperti, accoglienza, no al razzismo etc), ma piuttosto il discorso di una ragazza che, tra gli applausi degli altri manifestanti, ha delineato in poche parole una sorta di manifesto del globalismo: “Il messaggio più grande di resistenza civile è dire che a noi le 42 persone che porta Carola ci servono, perché ormai l’Europa bianca è morta”.
L’autorazzismo esplicitato
Un salto di qualità rispetto a chi, anche a sinistra, ha declinato il caso Sea Watch quasi esclusivamente in chiave umanitaria. Qui l’ideologia no border e globalista viene esplicitata e rivendicata: “Noi (gli europei, ndr) non portiamo più niente di vivo con queste startup senza nessun interesse, l’unica cosa che è nata nella finanza è la banca di Yunus fatta da un indiano (bengalese in realtà, ndr), i Nobel li vincono i sudamericani. Quindi non riesco a capire questa “white power” a cui tanto ci attacchiamo”. Vette di autorazzismo e “white guilt” non indifferenti.
Ci servono gli immigrati
Il delirio etno-masochista prosegue, elencando tutta una serie di competenze appannaggio esclusivo degli immigrati, che noi europei non saremmo in grado di sviluppare senza una necessaria immigrazione di massa volta alla sostituzione etnica: “Ci servono gli immigrati per capire come fare i mulini che costano zero, coltivazioni del grano, come far crescere i bambini senza problematiche alle ossa facendogli solamente i massaggi. Noi non le sappiamo fare ste cose! Siamo ingessati. Qundi accogliamo gli immigrati e chiediamogli cosa sanno fare. Ci stiamo suicidando noi bianchi, quindi chiediamo agli altri di cosa sono capaci”. E giù applausi.
Davide Di Stefano
24 comments
Un mucchio di gente complessata felice un giorno di esser trattata come Fracchia da genti importate e bastardume derivato.
Bersani parla di pugni , ma se i rossi continuano così ….. altro che pugni …. stanno cercando la guerra civile .
Lo scontro è sempre meglio evitarlo perchè è questo che vuole il potere mondialista.
Il “dividi et impera” purtroppo ancora è una strategia efficace.
Questi o sono servi sciocchi oppure sono servi consapevoli e cercano scontri con la speranza di falcidiare un po’ di nemici ai loro amici Illuminati.
fermo restando che questa sembra una sequenza tratta da un film di Carlo Verdone;
a me risulta che in Nigeria i primi mulini a vento siano stati installati dalla tedesca Terrawatt mbh usando turbine eoliche prodotte dalla francese Vergnet, e credo difficilmente a “costo zero”.
poi questi erano quelli che perculavano quelli delle scie chimiche…
Ormai il loro è niente altro che autorazzismo, oppure etnomasochismo che in ogni caso sta portando a un etnocidio, il nostro!
Odiano se stessi e l’etnia a cui appartengono!
Chiunque viene da altri continenti è ipso facto meglio di noi, e deve avere più diritti di noi.
Questi criminali vanno fermati prima che superino il punto di non ritorno!
Applausi all’ignoranza
È tipico del frustrato prendersela con quelli che ritiene essere suoi simili e tradirli. È la rabbia che sfocia nel senso di morte e di auto-distruzione.
..tipico atteggiamento dello sputare in cielo..in faccia gli ritorna. Poveri idioti
Ah quindi secondo loro noi europei senza gente tribale che viene dalla nigeria o dal Pakistan , siamo senza futuro ? ????
Sembra di assistere ad un film surreale.
A parte che le affermazioni della ragazza sono infondate, gli individui di discendenza europea producono tanto e si classificano tra le prime posizioni.
ma dove siamo finiti? e la gente li ad applaudire, ma capite cosa stia dicendo? vada a farsi controllare ,come si permette di parlare in questo modo, si dovrebbe solo vergognare!
Ma per favore , senza l’incontro con l’uomo bianco caucasico i neri africani vivrebbero ancora nel Neolitico
I negranti sanno fare più cose? Be’, se la zoccoletta saccente vuole scoprirle, non ha che da farsi dei “tours” in solitaria, dopo la mezzanotte, in certe “terre di nessuno” note a tutti, nelle nostre, una volta, città invidiate dal Mondo, ed ora discarica di negrume scarto di paesi-cesso. E, purtroppo, non solo li! Può succedere di capitare male anche in paesini di provincia, una volta noti per la loro tranquillità. Il caso dell’ aggressione bestiale e immotivata a Carpi, ad una coppietta, ad opera di un gruppo di facce color merda pieni di odio verso gli Italiani, ed avvinazzati come solo certi subumani sanno ridursi, docet. Questo, oltre a certi tipi di macellazione incivile, al tagliagolismo, terrorismo e cannibalismo, e fare da gravosa, indesiderata ed indesiderabile zavorra, è tutto ciò che “sanno” fare.
L’ Italia bianca non è morta.Questa demente che si inventa queste fandonie invece è già morta spiritualmente ma non lo sa nemmeno
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INFATTI SI VEDE COME È MESSA L’AFRICA E GLI AFRICANI. E NOI DOVREMMO PRENDERE INSEGNAMENTI DA COSTORO? FATEMI SAPERE DOVE SI TROVANO LE AREE ARTIGIANALI E INDUSTRIALI AFRICANE, GRAZIE. L’UNICA COSA CHE POSSONO INSEGNARE È L’ARROGANZA E LA PRETESA.
Pazienza per lei che parla….ma tutti quelli che applaudono?
Ecco cosa succede con i manicomi chiusi .
Il Bengala è una regione del Subcontinente indiano, patetico ignorante di Davide Di Stefano…
Speriamo si arrivi alla lapidazione di piazza così queste donne bianche impudenti che si espongono possano prendere le pietre in testa dai loro cari africani eccellenti
La vera ignorante e’ colei che parla : non ha contezza delle stupidaggini che ha detto, delle conclusioni assurde e surreali a cui giunge con il suo discorso. E ancora piu triste e surreale tutta la gente intorno che applaude. Mah !!!
Mr Pablo , rilegga l’articolo , (ndr significa nota di redazione)
Il suo commento sul giornalista è fuori tema …. e cmq tra un bangla ed un bongo …..mi spieghi la differenza !
[…] https://www.ilprimatonazionale.it//approfondimenti/alla-manifestazione-pro-carola-leuropa-bianca-e-mo… […]
Sarebbe da farle fare un bel tour nelle terre da cui provengono queste risorse, scaraventandola giù dall’elicottero come fanno i militari , cos avrebbe anche l’impressione che, forse, non la verranno più a prendere, detto questo, perché non si trasferisce là come fanno le missionarie? Gli immigrati servono alla nostra economia, molti lavori gli Italiani non li fanno più, purtroppo, perdendo così molte manualità, doti artistiche e professinalità, però attualmente entrano anche parecchi delinquenti, lo erano già nei loro paesi e questo non va certo bene.