Roma, 22 lug – Puoi essere accoltellato da una “risorsa” che stava cercando la sede Inps più vicina per andare a pagarci la pensione e vederlo fuori di galera nel giro di poche ore, ma guai a proferire qualche commento tirando in ballo la Boldrini: rischi il posto di lavoro. È questo ciò che ci insegna la cronaca degli ultimi giorni che si snoda fra la stazione centrale di Milano e l’autostrada Torino-Bardonecchia, protagonisti in entrambi i casi due immigrati e alcuni agenti della Polizia di Stato.
Nel capoluogo lombardo si è sfiorata la tragedia lunedì scorso quando Saidou Mamoud Diallo, 31enne immigrato clandestino della Guinea, ha accoltellato un poliziotto in servizio nel principale scalo milanese, salvo poi venire scarcerato immediatamente perché secondo il giudice non si sarebbe trattato – testuali parole – di un tentato omicidio. Passano pochi giorni e un’altra tragedia, potenzialmente più grande visto che coinvolge automobilisti e mezzi pesanti, è a rischio sull’autostrada Torino-Bardonecchia, dove un extracomunitario pedala tranquillamente sulla corsia di emergenza. Circostanza ovviamente non contemplata dal codice della strada, che riserva le autostrade solo ai mezzi a motore e dunque pericolosissima per l’incolumità di chi transitava in quel tratto. Interviene una pattuglia della Polizia Stradale, che commette però una leggerezza – di questo si tratta, visto che non stato torto un capello ad alcuno: prima di fermarsi per bloccare l’improvvisato ciclista, uno dei due poliziotti a bordo della volante filma l’immigrato alle prese con il suo personale Giro d’Italia con qualche commento leggermente sopra le righe.
“Risorse della Boldrini ecco come finirà l’Italia: tutti su una Graziella in autostrada a comandare”, commenta. E ancora: “Voi che amate la Boldrini, voi che avete voluto questa gente di m… in Italia. Goditi questo panorama, ecco le risorse della Boldrini: un tipo che pedala sulla Graziella pensando che sia una strada normale, con le cuffiette in testa”. Inizialmente fatto circolare su chat whatsapp private, il video è successivamente diventato virale, venendo ripreso sui diversi social network. Abbastanza per arrivare sul tavolo dei superiori, che hanno immediatamente sospeso l’agente dal servizio e addirittura segnalato l’accaduto alla Procura di Torino. Forse faceva meglio a farsi accoltellare.