Los Angeles, 9 mar – L’ultimo film di intrattenimento cult del passato sotto esame della lente Lgbt è Ace Ventura: l’acchiappanimali. L’esilarante pellicola con protagonista un giovanissimo Jim Carrey è uscita nei cinema nel 1994.
“Sai cosa ho fatto l’errore di fare ieri? Ho visto Ace Ventura: l’acchiappanimali con mio figlio di otto anni e mio figlio di 10 anni”, ha detto Joe Rogan, un conduttore e comico americano. “Non mi ero reso conto di quanto sia transfobico quel film del cazzo.” Rogan ha poi discusso il colpo di scena principale – in cui il detective, interpretato dalla donna cisgender Sean Young, si rivela essere invece un transgender. “Tutti i poliziotti vomitano quando lo scoprono … È assurdo” ha aggiunto. “Tutti impazziscono perchè scoprono di aver baciato un uomo: è così follemente transfobico”.
Le reazioni degli “snowflakes” su Twitter
Molti altri sembrano essere d’accordo anche su Twitter. Un utente commenta: “Hai mai rivisto un film della tua infanzia e hai realizzato che non solo è poco divertente, ma anche offensivo?”. “Perché mi è stato permesso di guardare Ace Ventura?” scrive un altro ancora. Un altro commentatore ha anche scritto: “E’ quantomeno omofobico. Ventura rievoca la scena della doccia di The Crying Game (un film su una transessuale che ha una storia con un soldato eterosessuale) come risposta all’aver baciato un uomo che pensava fosse una donna. Non fa ridere, è cupo”. Un’altra persona ha commentato: “Ace Ventura è uno dei film più problematici mai realizzati. E’ transfobico: e il nome del delfino è Snowflake” (letteralmente “fiocco di neve”, il nomignolo che gli attivisti alt right danno alle persone che si offendono per qualsiasi cosa sia lontanamente “scorretta”).
Insomma, che dire, siamo di fronte all’ennesima demonizzazione di un prodotto di più di venti anni fa, un classico della commedia che non ha mai (veramente) offeso nessuno: per gli attivisti Lgbt o per gli snowflakes l’elemento comico rappresentato dal fatto che un’intera caserma scopra, in realtà, di aver baciato un uomo e non un’avvenente donna è offensivo e pericoloso: se le cose continuano così dobbiamo prepararci a smettere di ridere.
Ilaria Paoletti
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