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Palermo, la richiesta al boss Mineo: “Aiuti mia figlia al concorso per pubblico ministero”

by Ilaria Paoletti
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Palermo, 6 dic – A seguito della retata con l’arresto di 46 persone nell’ambito della operazione di smantellamento della nuova “Cupola” mafiosa a Palermo continuano a trapelare notizie e indiscrezioni. Una di queste è relativa a una “singolare” conversazione tenuta tra colui che, secondo la Direzione distrettuale antimafia di Palermo, sarebbe il nuovo boss di “Cosa Nostra”, Settimo Mineo, e un suo gregario.
In una intercettazione video i Carabinieri hanno infatti ripreso uno scambio di battute tra il “gioielliere” e il suo autista. In questo dialogo, Mineo fa capire di aver parlato con “qualcuno” che si è a lui raccomandato per sua figlia che, laueratasi in giurisprudenza, vorrebbe perseguire nientemeno che la carriera da pubblico ministero. Richiesta quantomeno singolare da porre all’erede di Totò Riina.
Mineo, infatti, non ne è entusiasta. “Dopo tanti anni che ti sacrifichi per far studiare tua figlia… – confida il boss all’autista – tua figlia ha da guadagnare picciuli facendo l’avvocato, e vuole fare il pubblico ministero”. E molto sbrigativo e pratico, conclude: “Ma perchè non gli dici di diventare avvocato e far uscire la gente di galera!”. Nel sistema mafioso, infatti, un altro avvocato fa sempre comodo.
Ilaria Paoletti

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