Roma, 10 set – Il governo Lega-5 Stelle è diviso sul cosiddetto decreto Salva Genova e su come far ripartire la città (e le autostrade) dopo la tragedia del crollo del ponte Morandi in cui il 14 agosto scorso hanno perso la vita 43 persone. Sul fronte pentastallato, il vicepremier Di Maio e il ministro delle Infrastrutture Toninelli vorrebbero esautorare del tutto Aspi-Autostrade per l’Italia (gruppo Atlantia di proprietà della famiglia Benetton), togliendo la concessione e non permettendo la presenza del board di Aspi nella ricostruzione del ponte crollato. Ieri il vicepremier non a caso ha promesso “brutte sorprese nei prossimi giorni per Autostrade per l’Italia“, e questo lascia intendere che il decreto Salva Genova possa contenere anche la sospensione della concessione di Aspi nel tratto del Morandi. Ma non è detto, perché la Lega invece sta cercando una mediazione, sapendo che la sospensione della concessione potrebbe aprire un grande contenzioso e ritardare la ricostruzione del viadotto con conseguenze pesantissime per Genova e la Liguria. Ecco perché la Lega intende indirizzare il decreto più verso gli interventi diretti e di sostegno alla città di Genova nell’amministrare la fase di passaggio fino alla realizzazione del nuovo ponte firmato Renzo Piano.
Intanto, sul fronte delle indagini sulle responsabilità del crollo, sono state formalizzate le dimissioni dell’ingegnere Bruno Santoro dalla commissione ispettiva del ministero delle Infrastrutture sul crollo del ponte Morandi dopo che anche il suo nome è finito nella lista degli indagati della Procura di Genova per omicidio colposo, disastro colposo e omicidio stradale per quelle due consulenze a sua firma effettuate negli anni scorsi per Aspi.
Sul fronte della ricostruzione, invece, si infiamma la polemica tra Di Maio e il governatore ligure Toti. “Siamo tutti d’accordo che Fincantieri debba ricostruire il ponte, lo abbiamo detto nei giorni scorsi. Per quanto riguarda il governo e i suoi ministri, Di Maio parla di cattive notizie ad Autostrade? Pensi a darne di buone ai genovesi. Io credo che dovrebbero cominciare ad annunciare buone notizie per i genovesi e per il paese, non brutte notizie”, commenta il presidente della Regione Liguria. “A Genova servirebbe una deroga al codice degli appalti per la ricostruzione – ha spiegato – un sistema di aiuti alle imprese, la garanzia per gli operatori del porto che resti in efficienza senza aumenti di costi. Servono molte cose che deve fare il governo ma non polemiche”.
Intanto, anche l’archistar spagnolo Calatrava si è proposto per ricostruire il ponte. Ma il sindaco Bucci ha declinato l’offerta spiegando che “c’è Renzo Piano, che è genovese”.
Adolfo Spezzaferro
Ponte Morandi, governo diviso sul decreto Salva Genova
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1 commento
…se si vule creare una nazione..una vera nazione..non una banana- in Italy…. occorre una forte svolta….i benetton devono essere estromessi da qualsiasi attività.. ..