L'orgoglio buonista si fa marketing. Ecco le magliette "radical chic"

Bologna, 2 ago – Pur di far soldi  e far parlare di sé la sinistra non esita a offendere se stessa. Un imprenditore italiano che da ormai 30 anni vive in Germania, Umberto Mastropietro, ha inventato tre magliette per vantarsi di essere radical chic. Non solo. Una delle tre t-shirt reca anche la scritta “zekka rossa” corredata dal relativo disegno del parassita.
L’obiettivo, per ammissione del signor Mastropietro che ha notato la deriva razzista dell’Italia sui social network, è quello di essere volutamente provocatori, “prendere posizione in maniera aperta e dire ‘adesso basta’ all’ignoranza razzista e xenofoba che sta dilagando in Italia”. I radical chic sono talmente sciocchi che queste magliette le hanno comprate: nel giro di una settimana ne sono state vendute quasi 600.
Una vendita, però, che secondo i realizzatori della trovata per rivendicare l’orgoglio buonista non ha fini di lucro. Sarà come dicono, ma è curioso notare che la ditta che stampa le magliette cede all’ideatore il 20 per cento del ricavato su ogni pezzo venduto. Perché non si sono solo le magliette: ci sono anche spille, borse, zaini, tazze, bottoni. Mastropietro dice che il ricavato andrà ad Emergency.
I modelli, dicevamo, sono tre. Uno nero, che non deve trarre in inganno, dato che ad altezza petto fa campeggiare la scritta in bianco “buonista”. Uno con la zecca rossa su fondo bianco, e uno, forse il più vistoso di tutti, con lo sfondo rosso fuoco e una falce e martello gialli che formano le lettere R e C che stanno per “Radical Chic”. Per chi non lo capisse, le due parole sono scritte sotto la falce e il martello. Da ultimo anche il modello con una frase lunghissima, e assai polemica: “non sono razzista ma prima gli italiani è come dire non sono una merda sono prima di tutto uno stronzo”. Non servono commenti.
Anna Pedri