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Salvini alza la posta e chiude (per adesso) ai 5 Stelle: "Voto a settembre"

by La Redazione
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Roma, 30 mag – Matteo Salvini alza la posta nella trattativa per il governo giallo-verde e lo fa con un (pen)ultimatum: “Di Maio riapre? A chi? A che cosa? Non è che siamo al mercato“. Così il leader della Lega chiude (almeno per adesso, in attesa delle mosse del Colle) le trattative riaperte dal capo politico del M5S, Luigi Di Maio ieri sera.
Salvini nel corso di una diretta Facebook dal mercato di Pisa ha dichiarato: “Io ho una dignità e una serietà, abbiamo rinunciato a posti, poltrone, presidenze, ministeri per mantenere la parola data agli italiani, ci hanno detto no, no, no. Ora spieghi Mattarella come uscirne, noi siamo a disposizione per accompagnare il Paese al voto il prima possibile“.
A chi gli chiede se un governo M5s-Lega non sia più possibile, “ma ci abbiamo lavorato un mese – replica il leader leghista – ci hanno detto questo ministro non va bene, quell’altro ministro non va bene, deve essere simpatico alla Merkel, a Macron, ai commissari europei. Ragazzi, l’Italia non è un Paese schiavo di nessuno. I tedeschi si facciano gli affari dei tedeschi, i francesi gli affari dei francesi che all’Italia pensiamo noi“. E ancora: “Sono stato per settimane a Roma cercando di costruire un governo, è stato uno sforzo inutile torno in mezzo agli italiani e quello che non ci hanno fatto fare settimana scorsa lo faremo a furor di popolo tra due-tre mesi“.
La posizione della Lega è dominante, in questa fase dello stallo politico. Per questo Salvini chiede a Mattarella la data del voto e chiude ai 5 Stelle: lo fa per chiedere di più, magari la poltrona di premier. “L’unica cosa da fare a questo punto è chiedere al presidente della Repubblica la data delle elezioni, prendere una marea di voti e governare per conto nostro“: il messaggio è chiaro. O si fa subito il governo giallo-verde con però la Lega in primo piano, oppure si farà un governo di centrodestra dopo la vittoria alle elezioni anticipate.
In tal senso, meglio andare al voto il prima possibile. Ma non a luglio. Meglio se a metà settembre, “perché ci sono le sacrosante ferie“. Salvini confida negli elettori: “Sapranno fare giustizia in cabina elettorale di quello che è successo in queste settimane“. E, per quanto riguarda le future alleanze, chiarisce che la Lega andrà al voto “insieme a chi sostiene il nostro programma”. “Perché – sottolinea – l’Italia non può essere il Paese che continua solo a dire ‘signorsì’ all’Europa“.
Poi, in pieno stile da campagna elettorale, il leader della Lega lancia una raccolta di firme per presentare una legge di iniziativa popolare. Il suo partito “domenica sarà in tutte le piazze italiane per chiedere l’elezione diretta del presidente della Repubblica, tanto fa quello che vuole lo stesso e allora tanto vale che lo eleggano i cittadini”.

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