Bruxelles, 18 mag – Per chi non lo sapesse, in Belgio esiste un partito islamista (dal nome «Islam») che vorrebbe introdurre i dettami sharia tra le leggi dello Stato. Questo partito ha già alcuni consiglieri eletti nelle zone dove la presenza musulmana è più forte. Ebbene, tra questi rappresentanti c’è anche Redouane Ahrouch, consigliere comunale ad Anderlecht, non molto distante da Bruxelles. Ahrouch, che di professione è un conducente di autobus per l’azienda di trasporto pubblico locale, ha dunque fatto la sua proposta: separare donne e uomini sui bus.
Così Ahrouch ha giustificato la sua intenzione: «Le donne dovrebbero stare dietro e gli uomini davanti, ma non per una questione di segregazione, ma di sicurezza, perché molti uomini approfittano della situazione. Sono le donne stesse che lo chiedono». Quali siano queste donne è difficile da capire: presumibilmente le sostenitrici del suo partito. Sul fatto che gli uomini possano infastidire i passeggeri di sesso femminile, è purtroppo vero, ma per quello esistono già le leggi del codice penale. E comunque, se il tasso di molestie sessuali è salito in Belgio e in tutti i Paesi europei, non è certo imputabile ai cittadini autoctoni. Ma tant’è.
Ad ogni modo, la proposta di Ahrouch, che si configura come una specie di apartheid da bus, non è piaciuta affatto né ai cittadini di Anderlecht né ai superiori della sua società di trasporti. Tanto che Ahrouch è stato licenziato senza troppi complimenti. Il consigliere pro-sharia ha già annunciato che presenterà ricorso.
Vittoria Fiore
In Belgio uomini e donne separati sui bus. La proposta del consigliere islamico
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6 comments
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prima che diventi reato quello di esprimere liberamente una propria personalissima opinione….lasciatemi dire che quella signora così lugubramente agghindata mi ricorda una via di mezzo tra gli appestati del medioevo ed una versione meno simpatica del Gabibbo.
PS in realtà a volte parole come queste sono già considerate reato, alla faccia dell’articolo 21 della Costituzione “più bella del mondo”,come la recentissima condanna penale della giovane modella di Padova ha dimostrato.
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La proposta è condivisibile: tutto ciò che separa, anche fisicamente, uomo e donna, è da valutarsi positivamente (abbiamo visto il degrado che porta la commistione maschi/femmine). Quello che non va bene è che la proposta arrivi da un islamico. Inoltre non condivido la connotazione negativa che viene implicitamente data dall’articolo all’apartheid (la separazione salvaguarda l’identità propria e quella altrui, è una forma di rispetto).
A me la donna, ( ma è una donna?), orrendamente intabarrata, sembra un mix tra un sacco di pattume con le zampe e Belfagor, il fantasma del Louvre… Comunque un qualcosa che negli anni 50/60, nello stesso posto avrebbe fatto piangere i bambini…..