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I "rivoluzionari" antifascisti di Bologna? Tutti al soldo del Pd

by Nicola Mattei
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Bologna, 18 feb – Immobili e sedi, che non mancano mai e se difettano c’è l’impegno del comune a cercarli per offrire una sistemazione. Per non parlare delle convenzioni e dei generosi versamenti. La galassia degli antifascisti di Bologna, più che un arcipelago di pericolosi sovversivi, sembra una multinazionale. Non solo tollerata, ma appoggiata (e finanziata, direttamente o indirettamente) dal Pd.
Lo stesso Pd che, per bocca dei suoi rappresentanti, a parole condanna la giungla nella quale Tpo, Làbas, Crash e tutte gli altri numerosi centri sociali trasformano la città in occasione delle manifestazioni più accese – l’ultima venerdì scorso, con gli antifascisti a mettere le vie del centro a ferro e fuoco per impedire un comizio di Forza Nuova – ma allo stesso tempo non lesina di aiutarli, a dimostrazione di un rapporto ambiguo, fatto di continui scambi dai toni una volta conciliatori, un’altra più aspri. Ma che in fin dei conti ha costruito una dialettica piena di tolleranza reciproca.
Bologna rappresenta forse l’esempio più lampante di questa dialettica. Tanto che Galeazzo Bignami, felsineo doc e capogruppo di Forza Italia alla regione Emilia-Romagna, non esita a parlare di “un rapporto sotterraneo fra Pd e questi stessi soggetti”. Intervistato da Carlo Tarallo per La Verità, snocciola una serie di dati: “In piazza c’erano il centro sociale Tpo, al quale cui due giorni fa il Comune ha rinnovato la convenzione di  un immobile di proprietà comunale di Via Casarini; il Labas, al quale hanno concesso un immobile comunale dopo lo sgombero dalla caserma che occupava; lo spazio sociale autogestito XM24, che occupa abusivamente uno stabile di proprietà comunale in Via Fioravanti, occupazione tollerata dal Comune”.
C’è anche chi è senza luogo fisico ma presumibilmente ancora per poco, come “il laboratorio Crash che occupava una sede Unicredit, poi è stato sgomberato e il Pd, a quanto ci risulta, sta cercando una sede per loro”. E l’elenco non finisce qui: “Lo spazio libero autogestito VAG61 – prosegue Bignami – a cui è stato concesso un immobile in via Paolo Fabbri; infine il Collettivo Universitario Autonomo, al quale l’Università ha dato il Nautilus, uno spazio dell’ateneo”.
Il consigliere si è rivolto perfino alla Corte dei Conti: “Abbiamo presentato innumerevoli esposti, perché l’amministrazione comunale perde un mucchio di soldi”. Ma l’impressione è che, anche se talvolta i “ragazzi dei centri sociali” possono dare in escandescenze e prendersela direttamente col Pd (ma non vedrete mai manifestazioni di sdegno contro i piccoli antifascisti un po’ riottosi), la situazione convenga un po’ a tutti. Ed è dunque destinata a non cambiare.
Nicola Mattei

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Raffo 18 Febbraio 2018 - 7:42

Bologna, città potenzialmente meravigliosa, è oramai ridotta in alcuni punti a fogna a cielo aperto tra centri sociali , zingari , feccia africana e teppaglia magrebina……il tutto tollerato e spesato dalla cricca piddina………la stessa cricca piddina che governa vergognosamente questa città , dove , dopo una certa ora , se non sei uno sfigato o un drogato , meglio non uscire e non girare……. così i piddini,i comunisti infami,hanno ridotto i portici più belli d’Italia dove una volta si ammiravano le attività commerciali più belle e da tutta la provincia i bolognesi arrivavano in massa a fare acquisti……..ma tutto è nella norma…..ai piddini gli italiani fanno schifo , per cui meglio un africano oggi che un bambino italiano domani…..in questo mondo alla rovescia le zecche pidocchiose dei centri sociali prosperano e si ingrassano.

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Rita Grechi 18 Febbraio 2018 - 10:15

Hai ragione su tutto

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AntonioS 18 Febbraio 2018 - 9:31

Curiosa l’ intervista a Galeazzo Bignami, condannato dalla Corte dei Conti per le “spese pazze” di alcuni consiglieri regionali, che chiede l’ intervento della stessa Corte. Inoltre vorrei ricordare agli amici di CPI che il sindaco che fece piu’ concessioni ai centri sociali fu Giorgio Guazzaloca (peggior sindaco di Bologna), la cui candidatura fu, tra l’altro, fortemente voluta anche dal Sen. Filippo Berselli, recente conoscenza del Vostro movimento.
Come dire, i casi della vita!

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Tony 19 Febbraio 2018 - 4:32 Reply
Dino 18 Febbraio 2018 - 9:52

…e questi sono i “sinceri democratici” ?
La gente dovrebbe essere al corrente di quanto spendono Comuni, Provincie e Regioni in favore di questi succhiarote!
Perché per clandestini, centri sociali e squallore vario i soldi si trovano sempre?

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Rita Grechi 18 Febbraio 2018 - 10:19

Allora non sono io la sola ad avvere la senzazione di paura a girare per Bologna?cosi mal ridotta …sporca…cara…drogata…?

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Fabio 18 Febbraio 2018 - 11:54

L’università più antica del mondo è diventata la più schifosa sotto tutti i punti di vista in balia di centri sociali e balordi di ogni genere …
VERGOGNOSO !!!

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