Madrid, 23 gen – L’oscurantismo e la furia iconoclasta e liberticida non sono solo i prodotti della follia ideologica di gruppi terroristici come i talebani e i miliziani dell’Isis, qui da noi ad esempio possiamo citare la recente campagna tragicomica del parlamentare dem Fiano contro i simboli e i monumenti d’epoca fascista. Anche in Spagna una nuova proposta di legge sulla “Memoria Storica”, più ideologica e intransigente della precedente, riporta al centro del dibattito politico la censura storica e la rimozione dei monumenti e simboli franchisti, a quanto pare vera urgenza nazionale. Pedro Sanchez attuale segretario generale del Partito Socialista spagnolo (Psoe), il mese scorso, ha presentato presso il Parlamento una riforma della legge sulla “Memoria Storica” del 2007 approvata durante il governo Zapatero.
La legge rappresenta tutte le ossessioni e le fissazioni tipiche della sinistra progressista. Il testo prevede l’istituzione di una “Commissione politica della verità” che stabilisca i crimini di guerra e contro l’umanità commessi durante il 1936 e il 1978. La commissione dovrà essere composta da esperti in violenza di genere e rispettare le quote rosa, il suo parere non potrà essere discusso e avrà carattere vincolante per tutte le istituzioni spagnole. Oltre alla rimozione di tutti i simboli franchisti, pena aspre sanzioni, è prevista la rimozione delle salme di Francisco Franco e José Antonio Primo de Rivera dal mausoleo della Valle de los Caidos, che verrà riconvertita in “Centro nazionale per la memoria”. Un altro punto importante della riforma è l’obbligo di introduzione nei programmi di studio dell’insegnamento di memoria democratica, promozione e ricerca sulla repressione franchista, questa misura si estende dalla scuola primaria alle università.
Nel delirio progressista ispiratore di questo testo non poteva mancare la censura, infatti, i mezzi di comunicazione pubblica in tema di memoria storica dovranno attenersi al manuale che verrà redatto appositamente dalla Commissione. Ovviamente chi dissente o mette in dubbio i dogmi di questa legge va incontro a pesanti multe, da 200 a 10 mila euro per chi si rifiuta di rimuovere i simboli e i monumenti franchisti e chi muove delle critiche contro la Memoria Storica. È previsto anche il carcere per chi “fomenta, promuove o incita direttamente o indirettamente all’odio, la discriminazione e la violenza contro le vittime della Guerra civile e del franchismo”. Come nel libro Farenheit 451 verranno distrutti, cancellati e disabilitati i libri e gli archivi che non rispettano la legge, inoltre chi distribuirà o venderà libri contrari ai dogmi della Memoria Storica rischia da uno a quattro anni di carcere. La riforma del socialista Pedro Sanchez verrà votata in questi primi tre mesi del 2018, tutti i partiti presenti in parlamento sembrano a favore, l’unico che si asterrà dal voto è il Partito Popolare del primo ministro Rajoy. È proprio vero che a qualsiasi latitudine la fissazione è peggio della malattia.
Guido Bruno