Roma, 14 gen – Esisteva una volta un movimento politico che si vantava della sua semplicità, della non-provenienza dei suoi eletti dalle élite, dell’utilizzo di risorse umili e limitate per le campagne elettorali. Parliamo del Movimento 5 Stelle quando Montecitorio non era ancora così familiare, quando tra i parlamentari non spiccavano “volti noti” e quando sembrava essere ancora un movimento piuttosto che un partito tradizionale.
Ad un certo punto, però, le cose sono iniziate a cambiare. È nato il direttorio, Grillo ha fatto un “passo di lato” per un certo periodo lasciando la guida ai pochi. Processo che ha avuto come suo culmine la nomina di Luigi Di Maio come candidato premier e capo politico del movimento. Da quel momento cambia tutto, cambia lo Statuto e cambiano i requisiti per le parlamentarie. Cambiano le radici del Movimento Cinque Stelle ma cambiano anche i metodi, che giocano la loro parte.
Di Battista raccontò una volta che lui, Grillo ed un collega incontrarono un importante ambasciatore a bordo di una poco nobile ed invecchiata Fiat Punto, come a rimarcare la vena popolare del Movimento. Un tempo le loro campagne si svolgevano tra treni regionali e piazze, mentre ora abbondano auto di lusso e teatri. Luigi Di Maio per il suo “Rally Tour” in giro per l’Italia utilizza un furgoncino fatto su misura. Mentre oggi il giovane candidato premier ci delizia con un video in cui guida una costosissima Mercedes, dirigendosi verso la sua prossima tappa elettorale. Dalla Punto alla Mercedes, le cose sono cambiate. Potrebbe sembrare una banalità, ma l’apparenza conta anche in politica. E i 5 Stelle assomigliano sempre più ad un partito pro-establishment.
Dario Dedi
Da movimento popolare alla Mercedes: la parabola di Luigi Di Maio
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4 comments
……programma buono per una DS….
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/01/14/m5s-di-maio-presto-diremo-dove-prendere-i-soldi-per-le-nostre-proposte-calo-nascite-non-si-risolve-favorendo-immigrazione/4091868/?pl_id=1&pl_type=category
…peccato che ha troppi ‘compagni” che rovinano il tutto…
Mercedes o non Mercedes poco ci importa…… ciò che conta è che i parlamentari grillini se lo godono il loro stipendio scandaloso, quanto quello degli altri ovviamente,senza vergogna e senza pietà per chi deve rinunciare ad un fine settimana per pagare una bolletta…….e pur vantandosi di versarne una parte al movimento ciò che resta è sempre troppo,uno schiaffo morale per gli schiavi e sudditi italiani,affamati dalla casta politica e burocratica peggiore che il paese abbia mai conosciuto……una dittatura infame che ci dissangua ogni giorno,ci uccide e ci sostituisce con la feccia africana.
Il grigiume di questo personaggio (Dima) è deprimente.
Ma è un furgone! Idioti “giornalisti”. Cogliete al volo le stupidaggini