Roma, 9 gen – Il centrodestra e i sovranisti (o sedicenti tali), storia di un grande “vorrei, ma non posso” fatto di sparate ad alzo zero e proposte apparentemente non negoziabili che si sciolgono come neve al sole. Se sembrava tutto chiarito dopo il vertice di Arcore che due giorni fa ha messo attorno ad un tavolo Berlusconi, Salvini e la Meloni, alla fine dei conti è sempre il primo a voler giocare nel ruolo di regista, lanciando ad ogni piè sospito la sua personale opa sullo schieramento.
Prima venne il tema euro ed Unione Europea: “Ho convinto anche Salvini, nessuno discute la nostra appartenenza alla Ue”, spiegò Berlusconi non più tardi dello scorso ottobre. Un’opera da normalizzazione in corso di fronte alle spigolosità del leader del Carroccio, che da sempre secondo il fondatore e dominus di Forza Italia deve ammorbidire i suoi punti programmatici per non risultare inviso ai cosiddetti “moderati”.
L’opera di convincimento deve andare avanti da tempo, se è vero che nel corso degli anni lo stesso Salvini è passato dal “mai con Berlusconi” al non mettere più in dubbio la rediviva alleanza di centrodestra. Anche a costo di fare marce indietro che poco si conciliano con i toni da duro. Come potrebbe accadere, ad esempio, con il tema della legge Fornero. La riforma del sistema pensionistico è un altro dei cavalli di battaglia con i quali la Lega Nord conduce da anni la sua campagna politica. La posizione salviniana è chiara: la legge varata dal governo Monti va abolita, senza se e senza ma.
L’argomento è stato oggetto di dibattito al vertice di Arcore: “Il primo impegno del governo Salvini: #STOPFORNERO. #4marzovotoLega”, aveva scritto il segretario del Carroccio appena prima di recarsi all’incontro. Sembrava tutto già definito, oggi è arrivata la stoccata: “Non la aboliremo, interverremo dove e è giusto intervenire”, ha affermato Berlusconi nel corso di un’intervista a Radio Capital. “Con la Lega abbiamo parlato – ha aggiunto – di come superare quegli aspetti della legge Fornero che, tra l’altro, sono già stati rivisti. Faremo un esame preciso ed elimineremo quegli aspetti che ci sembrano ingiusti”. Quali non è dato sapere, dando così l’impressione di uno stratagemma retorico per accontentare l’alleato ma, in fin dei conti, scegliere di non decidere. Stiamo d’altronde parlando di un partito – Forza Italia – che quella legge, così come tutte le fiducie all’esecutivo Monti, l’ha votata senza fiatare.
Le parole di Berlusconi fanno eco a quelle di Antonio Tajani, che in mattinata aveva spiegato come la legge Fornero non sia da abolire ma vada “corretta, ma nessuno vuole farlo senza le dovute coperture”. Insomma, prima si trovano i miliardi, poi forse ne discutiamo. Ma di abolirla non se ne parla proprio. Sono parole non di uno qualunque, ma del papabile candidato premier della coalizione che esprimerà il proprio leader solo dopo lo spoglio, quando saranno chiari i rapporti di forza fra i partiti. E Forza Italia è ormai stabilmente data di non pochi punti al di sopra della Lega.
Nicola Mattei
Truffa centrodestra, Berlusconi smentisce Salvini: "Non aboliremo la legge Fornero"
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8 comments
o il vecchio fuori dalle palle con la cricca dei venduti pronti a fotterci o non vi voto , salvini meglio soli che male accompagnati .
o meglio voto a casapound ………….
Dato che io voto per i camerati di CasaPound non mi faccio certo problemi a parlare di questo vecchio arnese di pseudo destra e dei suoi cortigiani; per questi emeriti personaggi conta la pecunia,il vile denaro, per cui visto che i debiti di loro signori sono in euro……si resta nell’eurozona……..inoltre visto che non hanno né coraggio né onore non taglieranno certamente gli stipendi dei burocrati o funzionari pseudo tali…..per cui dove cazzo le trovano le risorse per eliminare la legge fornero monti……..poi a forza di ripianare debiti in svariate città dalle alpi all’etna come mai potranno tagliare la pesantissima fiscalità che pesa su ogni suddito italiano……. Qui,cari camerati, c’è da sporcarsi le mani per cui o torna il DVX oppure cominciamo a lottare dal basso, senza paura e con onore,quartiere dopo quartiere…… e così via.
Ma guarda …!
Chissà come mai non avevamo dubbi su Silvio e le sue vere intenzioni.
Quantomeno ha avuto la decenza di dirlo prima questa volta …
sarà che sta rincoglionendo totalmente altrimenti non avrebbe detto nulla e confermato le cazzate del leghista secessionista idiota di Salvini.
W l’Italia e abbasso la lega Lombarda.
Danilo Conti…non sarebbe meglio guardare alla luna che al dito.L’autore dell’art. ha riportato le stesse parole riportate nell’ articolo della pravda berlusconiana Il Giornale “Berlusconi punta al 45%.Avremo super candidato”…e la ‘sostanza’ è proprio questa:inversione totale per salvini rispetto al sempre sbandierato.Sul sondaggio hai pienamente ragione…sul futuro che attende uno che non sa mantenere la parola e che ‘normalizzato’ sta regalando parte del suo ritrovato elettorato al ‘non voto'(magari ‘venissero’ a CP,ma non si sa mai comunque.)NB:”…noi abbiamo parlato di superare quegli aspetti della legge fornero,che tra l’altro per gran parte SONO STATI SUPERATI”,berlù dixit…ma si è messo in testa di fare ‘propaganda’ sia per fi,per il cdx e per il pd?
Cari ragazzi…io conosco tantissimi che per lavoro o per studio sono ‘fuori casa’.Vorrebbero votare, ma…non butteranno di certo centinaia di euro per votare ‘impresentabili’,intrallazzatori e purtroppo neanche i pochi onesti.A quando una campagna per ‘rientrare’ nelle ‘agevolazioni’ di trenitalia(non l’aereo che le agevolazioni sono solo per ‘lor signori’) per raggiungere i luoghi di residenza senza svenarsi come anche in tempi ‘democristi’ si usava.Chissà che…..
Il Festival di Sanremo è iniziato…con i soliti Ciarlatani…non capisco dov’è lo Stupore e la Notizia. CasaPound mollò Salvini con il progetto Sovranità capendo già da allora il buffone che era questo personaggio.
[…] sia di principio che di sostanza, ponendola fra le prime scelte di un suo ipotetico governo, già si è detto. Al di là delle dichiarazioni la strana coalizione sta però, in questi giorni, mettendo nero su […]
[…] gli aspetti negativi, non tutta la legge». Insomma: niente Italexit, niente abbandono dell’euro, niente abrogazione dell’attuale legge sul lavoro e dulcis in fundo apertura di Silvio all’approvazione dello ius soli. In questo modo, […]