Roma, 29 nov – Che dietro la battaglia contro le “fake news” si celasse la volontà di censurare un certo tipo di contenuti non è certo una novità. Mesi fa vi avevamo raccontato delle mosse della Merkel per censurare i populisti in vista delle elezioni, con multe fino a 50 milioni di euro per i responsabili di “fake news” e censura immediata (max 24 ore) per i contenuti relativi al terrorismo, al negazionismo e al “razzismo”. Proprio oggi invece vi abbiamo parlato dell’inquietante caso di censura contro Direttanews; un’operazione creata ad arte da alcuni giornalisti vicino al Pd e a fondazioni collegate a George Soros, rilanciata da alcuni media americani che alla fine ha portato alla chiusura delle pagine di Direttanews da parte di Facebook. Nessun reato contestato, la “colpa” di questo sito, si legge sulla testata Usa Buzzfeed è “avere la capacità di raggiungere milioni di italiani con una potente miscela di messaggi religiosi e nazionalistici”.
Il problema dunque sono i contenuti che il Ministero della Verità non ritiene “conformi”. E ora veniamo al Primato Nazionale. Dopo averci tolto la possibilità di utilizzare “Instant Articles”, una funzione che facilità la fruibilità dei contenuti dei giornali online, Facebook ora inizia a negarci la possibilità di sponsorizzare alcuni contenuti. E’ il caso di questo video copertina, che annuncia l’uscita del prossimo numero cartaceo del Primato Nazionale in edicola il prossimo 5 dicembre.
Questa la risposta di Facebook alla richiesta di sponsorizzare il video. “Abbiamo esaminato la tua inserzione con maggiore attenzione e abbiamo stabilito che non rispetta le nostre normative pubblicitarie. Questa inserzione non sarà più attiva finché non la modificherai rendendola conforme alla normativa. Puoi cliccare sul nome dell’inserzione di seguito per scoprire il motivo per cui non è stata approvata e apportare le modifiche”. Abbiamo cliccato e abbiamo scoperto che “dal momento che non rispetta le nostre Normative pubblicitarie, che si applicano ai contenuti di un’inserzione, al suo pubblico e alla pagina di destinazione a cui rimanda, la tua inserzione non è stata approvata. Le inserzioni che contengono volgarità non sono consentite. Un linguaggio di questo tipo può offendere le persone che vedono l’inserzione e non rispecchia il prodotto pubblicizzato. Soluzione: rimuovi tali contenuti dalla tua inserzione e/o dalla destinazione a cui rimanda. Se ritieni che la tua inserzione rispetti le nostre Normative pubblicitarie, puoi contestare questo rifiuto”.
Un video che contesta le politiche di Laura Boldrini e l’immigrazione incontrollata è offensivo? Per chi? La censura contro Direttanews è un campanello d’allarme che non deve essere sottovalutato, allo stesso modo alcuni indizi come questo fanno pensare ad un ulteriore restringimento della libertà di espressione. Lo abbiamo ripetuto più volte: l’informazione è una guerra. Noi abbiamo scelto di combattere sul fronte più difficile, quello sovranista e identitario. Ma per non far vincere la censura del pensiero unico serve il sostegno di tutti gli uomini liberi.
Davide Romano
6 comments
…….sono anni che affermo che face è una truffa, un sistema per fottere chi ne fa parte.. Da bravo ebreo ortodosso il proprietaroi si è arricchito sulla pelle degli iscritti..senza creare, produrre nulla di reale…vendendo i dati che riescono a rubacchiare…Boicottate fece..mandate a zappare l’ebreo ortodosso..
Io non vedo alcuna offensività, anzi, certamente è un insulto alla nostra intelligenza trattar con costoro …. questo si può dire o è offensivo ? W I D S !
Forse è il caso di mandare a cagare questi generi di social inutili e di parte?
[…] Leggi fonte […]
Sta succedendo anche alla rivista di cui sono direttore, e pensate che noi non ci occupiamo di politica, ma di hobby. Solo che l’algoritmo di Facebook è in grado praticamente di vedere tutto quello che fanno i nostri admin in rete e di clasdificarli politicamente. Noi ce ne andremmo volentieri da Facebook, ma il pubblico è talmente radicato in quel social che siamo certi non ci seguirebbe. Approfitteranno di ogni nostro passo falso per cancellarci e, se di passi falsi non ne faremo, cercheranno di farci sparire per consunzione.
…avviso ai ”naviganti”: non nominare la parola ”ebrei”…