Home » “La prigione è nella vostra mente”: Charles Manson è morto

“La prigione è nella vostra mente”: Charles Manson è morto

by Adriano Scianca
3 comments

Bakersfield, 20 nov – È morto Charles Manson, e un titolista pigro potrebbe parlare del “lato oscuro del sogno americano” che se ne va. Di fatto, il capo della “Family” resta una personalità misteriosa di cui poco si è capito, al di là della leggenda nera, peraltro da egli stesso volutamente alimentata. Charles Milles Manson era nato a Cincinnati, 12 novembre 1934, figlio illegittimo e non voluto di una prostituta sedicenne. Era da diversi decenni all’ergastolo. Pochi giorni fa, era stato trasferito dal penitenziario di Corcoran in ospedale in gravissime condizioni. Aveva 83 anni.

Il suo nome resta legato al massacro di Bel Air quando, secondo l’accusa, Manson ordinò a quattro membri della sua setta – Charles “Tex” Watson, Susan Atkins, Patricia Krenwinkel e Linda Kasabian – di compiere una strage nella villa che si trovava a 10050 Cielo Drive, nella zona nord di Beverly Hills. Tra le cinque persone uccise ci fu l’attrice Sharon Tate, che aveva 26 anni ed era all’ottavo mese di gravidanza. Suo marito era il regista polacco Roman Polanski.

La notte seguente, il gruppo di Manson, uccise altre due persone – Leno LaBianca e sua moglie Rosemary – in una casa nel quartiere di Los Feliz, a Los Angeles. L’1 dicembre la polizia di Los Angeles annunciò l’arresto di Tex Watson, Patricia Krenwinkel e Linda Kasabian in relazione agli omicidi in casa di Sharon Tate, e sette giorni più tardi anche Manson – già in carcere per altri reati – fu accusato insieme al suo gruppo di omicidio di primo grado per il caso Tate-LaBianca, e poi per altri omicidi avvenuti in quel mese di agosto. Tutti i membri del gruppo accusati di omicidio per il caso Tate-LaBianca furono condannati a morte nel marzo 1971, ma la pena fu commutata in ergastolo dopo che nel 1972 la Corte Suprema dello stato della California aveva abolito la legge sulla pena di morte.

Il processo fu lunghissimo e particolare: Manson voltava costantemente le spalle al giudice, imitato dai co-imputati. Cambiava in continuazione look e con lui i suoi discepoli. Ai giudici diceva: “La prigione è nella vostra mente”. Le bizzarrie di Manson aiutarono molto l’accusa, che voleva dare alle folle il mostro e lo ebbe servito su un piatto d’argento. Divenne poi un dettaglio il fatto che gran parte delle testimonianze provenissero da gente con alle spalle decenni di abuso di Lsd. Anche sul movente della strage non si fece grande chiarezza: c’è chi attribuisce il tutto al risentimento di Manson, dovuto alle sue velleità artistiche, chi dice che la Family volesse scatenare una guerra razziale, addossando la colpa degli omicidi ai neri.

Manson, comunque, non prese parte attivamente a nessuna delle uccisioni e al processo non confessò gli omicidi della sua banda, né le altre azioni criminali, ma fu accusato di esserne l’ideatore e il mandante, sfruttando le sue note capacità manipolatorie che gli venivano riconosciute sin dall’infanzia e che lo avevano portato a diventare leader di una setta che mescolava suggestioni hippy e bislacchi riferimenti nazisti. Nel suo background esoterico, riferimenti massonici, stanisti, crowleyani, ma anche elementi tratti da Scientology. Si distingueva inoltre dagli altri gruppi hippy per il fatto di odiare visceralmente i neri.

La “Famiglia” girava per il deserto con un pulmino dipinto di nero e raccoglieva soprattutto ragazze reduci da rapporti familiari difficili e da dure condizioni di vita. In prigione restano tre dei componenti della “Family”, Leslie Van Houten, Patricia Krenwinkel e Charles “Tex” Watson. Susan Atkins è morta in carcere di cancro. In cella si era vantata dell’eccidio: dare il colpo di grazia a Sharon che la supplicava di risparmiarla in nome del bambino che stava per nascere, diceva, era stata l’esperienza sessuale più eccitante della sua vita. Raccontava anche di aver avuto un orgasmo leccandosi il sangue della vittima dalle mani. Del resto, era o non era la Summer of Love?

Adriano Scianca

You may also like

3 comments

serena 20 Novembre 2017 - 3:12

Ma n’è mejo la sedia elettrica per questa feccia?

Dino Rossi 20 Novembre 2017 - 6:03

Scianca, io la ammiro come giornalista e come intelligenza libera.Ma Manson Satana Charles era uno psicopatico antisociale. Le sue complici delle puttane sballate di cui lui si è servito per massacrare innocenti. Mentre si celebrava l’estate dell’amore, il vile figlio di troia manda degli sfatti a uccidere persone ricche solo perché lui è un perfetto nessuno figlio di troiani senza arte ne parte. È assieme a Stalin Pol Pot Maometto e Mao Tze Dong.

ANTERO 24 Novembre 2017 - 8:48

Che bruci all’ inferno !

Comments are closed.

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati