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Indipendenza ma non troppo: la buffonata finale del governo catalano

by La Redazione
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Madrid, 10 ott – Carles Puigdemont ha dichiarato oggi l’indipendenza di Catalogna. La sorpresa è che è durata meno di un minuto. Puigdemont ha fatto una dichiarazione implicita, facendo cenno al referendum del passato 1 ottobre e assumendo il mandato del popolo catalano affinché la Catalogna diventi uno stato indipendente in forma di repubblica. Subito dopo, però, ha proposto al Parlamento la sospensione di quella dichiarazione. Infine al Parlamento non si è tenuta nessuna votazione né sulla dichiarazione, né sulla sospensione. La seduta parlamentare è finita e i gruppi indipendentisti hanno firmato un documento di compromesso con la repubblica catalana che conterrebbe la dichiarazione sospesa.

Giuridicamente, la dichiarazione non rispetta la Costituzione Spagnola né lo Statuto Catalano, ma neanche segue le regole approvate recentemente nel Parlamento catalano per regolare l’indipendenza, a sua volta sospese per il Tribunale Costituzionale spagnolo. Infine, dopo tante lezioni di democrazia contro il governo del premier Rajoy, si è scoperto che il governo Puigdemont preferisce agire da solo, senza far votare il Parlamento né rispettare persino la sua legge di transizione fatta ad hoc. Così Puigdemont è riuscito a deludere tutti. Da una parte, i partiti contro l’indipendenza pensano che la minaccia si sia materializzata e che serva un intervento. Dall’altra parte, la CUP si è arrabbiata, e la sua sezione giovanile parla direttamente di tradimento: secondo loro non si è dichiarata l’indipendenza. Podemos si compiace delle parole del Presidente, affermando che la dichiarazione non c’è stata e quindi è arrivato il momento del dialogo.

Sembra davvero che la buffonata separatista abbia degenerato al massimo. In questo momento non si capisce se la Catalogna sia una Repubblica Indipendente in sospensione o ancora una Comunità Autonoma spagnola. L’unica certezza è che il discorso è confuso e che il dialogo preteso sarà piuttosto difficile. Alla fine Puigdemont non ha trovato quanto necessario per fare una dichiarazione d’indipendenza indiscussa e ha preferito passare la palla al governo Rajoy, che deve interpretare la vaghezza delle parole di Puigdemont e reagire di conseguenza.

Laura Portoles

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1 commento

Tony 11 Ottobre 2017 - 1:43

….che si potevano aspettare da un ”bellafrangettona”? Solo buffonate…..

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