Tel Aviv, 15 mag – L’unica democrazia del Medio Oriente torna a colpire: l’arabo non sarà più la seconda lingua ufficiale dello Stato di Israele. A stabilirlo è la nuova versione della cosiddetta “legge della nazione”, che gira in Israele da anni, dal 2011 precisamente. Tale legge, nota anche come “la legge dello stato nazione”, afferma che lo Stato d’Israele è “il focolare nazionale del popolo ebraico”, e che tra le altre cose, solo gli ebrei hanno diritto all’autodeterminazione. Questo passa anche attraverso il degradare l’arabo da lingua ufficiale, come è fino a oggi, a “Status Speciale”. Gli esponenti della minoranza araba israeliana in parlamento hanno dichiarato: “il testo è frutto della tirannia della maggioranza e rende gli arabi legalmente cittadini di seconda classe”, con meno diritti e praticamente nessun diritto di parola.
Per ora la legge è ancora una bozza, ma passi avanti sono stati fatti affinché questa bozza fosse approvata. Al momento è stata approvata in prima lettura, con 48 voti a favore e 41 contrari. Un parlamentare arabo della lista Araba Unita, ha stracciato la legge prima di venire espulso dall’aula della Knesset, e il partito ha dichiarato che il progetto di legge rappresenta una dichiarazione di guerra nei confronti dei cittadini arabi, del loro status e dei loro diritti fondamentali. La legge, infatti, privilegia la natura ebraica di Israele su quella democratica. In tutto gli arabi in Israele sono il 20% della popolazione, circa 1 milione e 400 mila persone.
A questo punto, prima di diventare legge a tutti gli effetti, deve passare altre due letture, prima al ministero della giustizia e poi ancora al parlamento per essere votata definitivamente. Al momento a difendere la legge c’è il partito di Netanyahu, che ne è stato anche il promotore tramite il deputato Avi Dichter , oltre agli altri esponenti nazionalisti. E sulla stampa israeliana si dice che passerà ancora del tempo prima che la bozza venga approvata. Tra i contrari al provvedimento anche il presidente israeliano, Reuven Rivlin, secondo cui la proposta di legge “nuoce all’essenza stessa della Dichiarazione d’Indipendenza dello Stato d’Israele”. I detrattori sostengono che “promuovere una legge base senza una completa procedura legislativa potrebbe sconvolgere il delicato equilibro che vi è tra un Israele ebraico e uno democratico”. Inoltre sono in molti, tra le fila dell’opposizione, non solo di etnia araba, a ritenere che la destra rappresentata dal governo Netanyahu si starebbe spingendo oltre i principi contenuti nella dichiarazione che nel 1948 ha sancito la nascita dello Stato.
3 comments
Finché non capiranno cos’è veramente l’arabo musulmano, tentenneranno ancora, cincischieranno e ancora pene godranno.
Leggessero il Corano almeno nei punti in cui parla dell’infedele, ma ho paura che come da noi chi comanda è più ignorante e stupido di una capra, altrimenti l’islam sarebbe fuorilegge come negli stati veramente civili e all’avanguardia (es. il Giappone)!
Leggiti anche come il Talmud parla dei Goym già che ci sei.
Gli ebrei nostrani (Lerner, Pacifici, Gnech..) sono pronti ad indignarsi ogni volta si accenna alla nostra identità, ci rimarcano la Shoah, le leggi razziali ma quando il loro staterello si comporta esattemente alllo stesso modo, improvvisamente stanno zitti…. Ma d’altronde come diceva Ben Gurion “gli ebrei dopo l’Olocausto possono fare tutto” E ci mettiamo anche il Talmud….