Roma, 13 mag – Se la classe media in Europa non ride, in Africa piange. Se non altro perché sta scomparendo quasi più che nel vecchio continente. Il motivo è presto detto: gli immigrati che arrivano sulle nostre coste sono in larga parte di quell’estrazione sociale.
Non che fosse una novità: il viaggio verso il Mediterraneo costa caro e ai disperati che vivono con la proverbiale manciata di dollari al giorno non basterebbe una vita di risparmi per poterselo permettere. “Paradossalmente la povertà è il più grande dissuasore alle partenze. Se invece aumenti istruzione e reddito medio spingi le persone a partire”, spiega al Fatto Quotidiano Matteo Villa, ricercatore dell’Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale. Gli immigrati che lasciano la propria terra, insomma, fanno parte di quella fascia di popolazione che sta per entrare (o già rientra) fra i ‘benestanti’ – concetto ovviamente da riferire alla situazione globale dell’economia africana.
Rincara la dose Gian Carlo Blangiardo, decano dei docenti di demografia alla Bicocca di Milano non nuovo ad interventi sul tema (aveva già lanciato l’allarme sui conti Inps gravati dalla presenza degli immigrati): “A decidere di partire e raggiungere l’Europa sono coloro che rientrano in una fascia di reddito da poche centinaia di dollari al mese“, che per gli standard dell’Africa sono spesso un discreto gruzzolo. “Si tratta di giovani – continua – generalmente uomini, che hanno la possibilità di finanziare il proprio viaggio con almeno 5mila dollari”. Una somma che spesso non è nemmeno nelle disponibilità ma solo nei sogni dei pari età europei.
Nicola Mattei
1 commento
Invece che venire in aereo (biglietto a/r sui 600 euro) con regolare passaporto, spendono 5000 dollari e vengono in barcone?
Lo faranno per essere ospitati gratis nei centri accoglienza e restare qui sine die. 5000 dollari sono comunque una bella cifra.