Roma, 29 apr – Domenica 12 marzo l’Inter annientava a San Siro l’Atalanta con il roboante risultato di sette reti a uno che sembrava proiettare i nerazzurri milanesi verso l’Europa League. Molto probabilmente il nerazzurro che colorerà gli stadi del continente sarà invece quello dell’Atalanta, vera rivelazione di questo ennesimo campionato a tinte bianconere.
Lasciatecelo dire, ma la probabile qualificazione dei bergamaschi è più che meritata per molti motivi. Innanzitutto – stiamo pur sempre parlando di calcio – l’ottima organizzazione con cui la Dea viene disposta in campo da Gasperini, che ha permesso di fermare la Juve lanciata verso un probabilissimo “triplete”. Segnare due gol ai bianconeri non è certo da tutti e per eventuali conferme bisogna chiedere a Messi e compagni.
Altra nota di merito è che l’Atalanta sta utilizzando molti italiani che, ad eccezione del veterano Masiello, hanno un’età molto bassa. Se Gagliardini è passato proprio all’Inter a gennaio, a Bergamo sono rimasti Caldara, Spinazzola, Petagna e l’ottimo laterale Conti autore di un gol ieri sera ai quali va aggiunto Cristante, scartato dal Milan e reduce dall’esperienza portoghese nel Benfica. Altro colpo dell’Atalanta risale a gennaio quando sul prato dell’Atleti Azzurri d’Italia hanno esordito Alessandro Bastoni e Filippo Melegoni, bergamasco puro, entrambi classe ’99.
La società bergamasca sembra dunque dimostrare che si possono ottenere risultati anche con dei ragazzi giovani e, soprattutto, italiani: ieri sera l’Atalanta ne aveva in campo di più rispetto alla Juve. Ecco perché Bergamo merita l’Europa.
Giacomo Bianchini