Pechino, 24 apr – Non ci sono solo gli americani a muovere flotte nei mari dell’Estremo Oriente: la Cina ha tenuto la scorsa settimana la prima esercitazione a fuoco del nuovo cacciatorpediniere lanciamissili Type 052D “Xining”, il quinto operativo di 18 unità previste (altri 4 stanno effettuando le prove in mare e saranno consegnati tra maggio di quest’anno e aprile dell’anno prossimo), nel Mar Giallo; esercitazione immediatamente seguita da un’altra, questa volta aerea, in cui una coppia di cacciabombardieri Nanchang Q-5, copia cinese (modificata) del Mig-19 costruito su licenza, hanno effettuato prove di tiro nella baia di Bohai.
Il Type 052D (DDG) è l’ultimo progetto in fase di completamento della Marina Cinese ed è una classe di cacciatorpediniere lanciamissili con capacità “Aegis”, quindi di difesa d’area (A2-AD), al pari dei corrispondenti americani, la classe di DDG “Arleigh Burke”. Simile per linee alla classe precedente, la Type 052C, ma con le sovrastrutture opportunamente angolate a dare una certa capacità stealth alla nave; capacità stealth che quindi ha richiesto delle modifiche come lo spostamento dell’hangar elicotteri e del mast del radar rispetto alla classe precedente. Secondo i media cinesi il cacciatorpediniere col nuovo sistema radar “flat array” Type 346A operante in banda S come l’americano Spy-1, ed un sistema di lancio di missili verticale a 64 celle sarebbe in grado di rilevare ed intercettare anche l’F-35.
Durante l’esercitazione, il nuovo cacciatorpediniere ha testato i suoi sistemi d’arma inclusi l’artiglieria principale, il sistema antia-aereo e anti missile, e i propri siluri e missili. Le agenzie stampa cinesi tengono a farci sapere che l’esercitazione è stata condotta in condizioni meteo avverse quindi in un ambiente complicato a livello elettromagnetico, forse per far notare che i sistemi radar di difesa e controllo del fuoco non si sono lasciati ingannare dalle interferenze naturali. Il vascello ha anche verificato il livello di coordinamento e cooperazione con la componente antisom ad ala rotante oltre ad effettuare esercitazioni che hanno previsto l’affrontare di situazioni critiche a bordo: antincendio, attacco chimico-nucleare, soccorso in mare. “Questa esercitazione si è tenuta in un reale scenario di battaglia con grande intensità e ha riguardato un grande numero di sistemi d’arma. Il repentino alternarsi di scenari di difesa e offesa ha aiutato ad affinare l’equipaggio nel coordinamento e ne ha certamente migliorato la capacità operare con i nuovi sistemi”, ha detto Guan Qiwu, vice capitano della “Xining” alla televisione di Stato cinese.
Paolo Mauri