Salerno, 12 apr – Rivisitare “L’Ultima Cena” in chiave gay con al posto di Cristo e degli apostoli uomini nudi che si baciano e si scambiano effusioni attorno ad un Gesù tatuato. Non è uno scherzo, è la locandina di una serata organizzata dall’Arcigay di Salerno che ha pensato bene di provocare così, proponendo una versione omosessuale del capolavoro di Leonardo da Vinci.
In realtà non è neppure la prima volta che qualcuno pensa bene di “ridipingere” il celebre dipinto di Leonardo, anche in chiave gay. Questa volta però non sono mancate le accuse di blasfemia e le prese di posizione contrarie per aver strumentalizzato immagini sacre.
Una trovata che ha sollevato una ridda di polemiche, con varie forze politiche intervenute sulla vicenda. L’Arcigay di Salerno ha risposto però specificando che si tratta di una “comunicazione più provocatoria che blasfema”, in pratica non escludendo quest’ultima, e invitando “quanti hanno a cuore le libertà civili” a partecipare alla serata. Perché chi critica una scelta dell’Arcigay, secondo l’Arcigay, vuole per forza di cose “ridurci al Medioevo” e vuole “ottenere visibilità”. E non si pensi il contrario.
Alessandro Della Guglia