Il Cairo, 9 apr – Doveva essere una domenica di festa a Tanta, città dell’Egitto nel Delta del Nilo, nella cui chiesa di rito copto si stava celebrando – alla presenza di oltre 2mila fedeli – la domenica delle Palme. Durante la messa si è però verificata un’esplosione che, stando alle prime informazioni, avrebbe causato la morte di almeno 30 persone e il ferimento di numerose altre decine. Sempre un ordigno è esploso anche ad Alessandria, nei pressi della cattedrale dei santi Pietro e Marco, uccidendo altre due persone.
Ancora non si sa, nel caso di Tanta, se sia l’opera di un kamikaze o se la bomba, piazzata verosimilmente fra i banchi della chiesa, sia stata fatta esplodere a distanza. Riferiscono fonti locali che una seconda esplosione sarebbe poi stata avvertita, sempre in città, nei pressi di un centro di addestramento della polizia.
L’attentato giunge a pochi mesi di distanza dalla strage che lo scorso dicembre, nella capitale, costò la vita a 25 persone. Anche in quel caso oggetto dell’attacco fu la comunità cristiana dell’Egitto, che sotto l’egida della Chiesa Copta riunisce quasi 10 milioni di fedeli, il 10% della popolazione del paese.
1 commento
Ecco la grande tolleranza dei seguaci di Maometto. La prima cosa da fare per colpire questi merdosi? Niente viaggi in Egitto le piramidi le barriere coralline, sono li da 7mila anni, ci resteranno altrettanto. Allo stesso modo va boicottata la infame Turchia. Non conta credere o meno le nostre radici sono Cristiane e vanno difese. Cristo ci ha chiesto di scegliere Maometto di sottometterci. No altre moschee no fondi dai regni del Golfo Persico. Sostegno ad Assad