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La sfida economica di Trump: protezionismo, spesa pubblica e meno tasse

by Giorgio Nigra
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Trump protezionismoRoma, 2 mar – Donald Trump prende di petto l’economia, nel suo discorso al Congresso in seduta plenaria. Partendo da un taglio delle tasse che egli stesso annuncia come “epocale”, in favore soprattutto della classe media, anche se non si sa ancora come si articolerà. “Stiamo mettendo a punto – ha detto – una storica riforma fiscale che ridurrà le aliquote per le nostre aziende in modo che possano competere, e allo stesso tempo, offrirà un sollievo fiscale massiccio alla classe media”. Poi, sul fronte delle infrastrutture, il presidente americano ha chiesto al Congresso di approvare norme che producano “mille miliardi di dollari di investimenti” finanziati con capitale pubblico e privato “creando milioni di nuovi posti di lavoro” e realizzando, a seconda delle necessità, “nuove strade, ponti, gallerie, aeroporti e ferrovie”.

Quanto al commercio, il leader Usa è tornato a criticare pesantemente le intese di libero scambio: “Sono un forte sostenitore del libero scambio, ma abbiamo perso oltre un quarto dell’occupazione nell’industria da quando è stato approvato il Nafta” con Messico e Canada, ha sottolineato Trump. Insomma, serve più protezionismo: “Quando esportiamo prodotti fuori dall’America, molti altri Paesi ci fanno pagare alti dazi e tasse, ma quando le aziende straniere esportano verso l’America, non facciamo pagare loro quasi niente”. E cita la Harley-Davidson: “Mi hanno detto che per loro è molto difficile fare affari con altri Paesi, visto che questi tassano i nostri beni a tassi così alti. Addirittura, mi hanno detto che sono arrivati a tassare le loro moto al 100%”. Non è mancato l’attacco a un grande simbolo ideologico inviso a tutti i repubblicani, trumpisti o meno: l’Obamacare.

Trump ha invitato il Congresso Usa a “cancellare e rimpiazzare l’Obamacare con riforme che aumentino la possibilità di scelta, abbassino i costi ed allo stesso tempo forniscano una sanità migliore. Dobbiamo salvare gli americani da questo disastro dell’Obamacare che sta implodendo”. Senza dare ulteriori dettagli, Trump ha sottolineato l’importanza di fornire una copertura sanitaria più ampia e costi assicurativi più bassi. “Fare in modo che l’assicurazione sanitaria sia a disposizione di tutti e ridurre il costo di assicurazione sanitaria, è questo che faremo”, ha detto. Ma è tutto l’impianto delle politiche obamiane che è ora sotto processo, anche sotto l’aspetto economico. Trump ha dipinto un quadro fosco della situazione sociale lasciata dall’ex presidente, parlando di “94 milioni di persone sono escluse dalla forza lavoro; oltre 43 milioni vivono in povertà e oltre 43 milioni sopravvivono grazie ai buoni alimentari, i ‘food stamps’. Abbiamo la peggiore ripresa economica degli ultimi 65 anni”.

Giorgio Nigra

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