Roma, 19 gen – Gay, figlio di papà, laureato a Londra, non si alza prima di mezzogiorno ed è “troppo giovane per pensare al futuro”, fa shopping solo in via Montenapoleone, possiede vari appartamenti in giro per il mondo e “non disdegna” di farsi ricaricare la carta di credito da papà. Tommaso Zorzi, uno dei protagonisti del reality di Mtv #Riccanza, era ospite di Agorà condotto da Gerardo Greco.
In studio era presente anche Vittorio Sgarbi che alla domanda del conduttore se Zorzi potesse rappresentare un modello di riferimento, ha risposto utilizzando la consueta punta di fioretto. “E’ diventato un punto di firerimento per un popolo di coglioni come lui“, ha esordito Sgarbi, attaccando poi pesantemente Zorzi per il look e in particolare i jeans strappati.
“E’ più femmina che maschio”, ha proseguito l’opinionista, causando le rimostranze di Greco, “uno spettacolo turpe di una gioventù senza idee, senza civiltà, senza bellezza, senza armonia”. Sempre con il consueto stile politicamente scorretto, Sgarbi ha concluso “non so perché ci avete fatto stare qui un’ora a vedere questa cosa senza senso, un’ora a vedere questo imbecille”.
https://www.youtube.com/watch?v=lvPaL66zggI
Davide Romano
3 comments
Sgarbi parla bene ma razzola male. Lui che per arrivare dov’è ha leccato il culo prima di Maurizio Costanzo poi di Berlusconi. Ha costruito la sua carriera sul personaggio che si è costruito e per mantenerlo vivo partecipa a tutti i programmi di quella tv spazzatura che l’ha creato e della quale è attore.
Ogni tanto la dice giusta, ultimamente anche spesso, ma rimane una marionetta di quello squallido circo degli orrori che è la tv italiana, degno appartenente alla nostra classe politica cialtrona è egli stesso frutto di quella decadenza che critica. Non basta aver letto qualche libro per meritare rispetto.
Che s’inculi.
No, non sono d’ accordo. Sia chiaro, anche lui a suo tempo ne ha indubbiamente fatte tante, ed alcune anche di dubbio gusto. Però deve riconoscere che, in un momento come questo, è una delle poche (anzi pochissime) “voci fuori dal coro” capace di urlare, ed all’ occorrenza di ritorcere il “politicamente scorretto” contro i suoi stessi consueti utilizzatori. Considerando che viviamo in una dimensione dove, ad essere ascoltato, è chi urla di più, ben venga anche la sua voce.
Verità, Bellezza e Giustizia
punti di riferimento della Tradizione.
Sgarbi (il critico d’Arte) dice bene;
“all’elite” fa comodo darci dei punti di riferimento che… non sono punti di riferimento neanche per loro stessi non avendone alcuno, ne “ordine” , ne valore, al quale ispirare e tendere la propria vita.
Il niente, l’effimero, il vuoto viene fatto avanzare mediaticamente/pseudoculturalmente affinchè nessuno (specialmente le giovani generazioni) sia in grado di orientarsi nella vita