Berlino, 28 dic – In seguito all’attentato al mercatino di Natale nella capitale tedesca, le percentuali delle intenzioni di voto sono leggermente variate. A dispetto di quanto alcuni avrebbero pensato, la Cdu ha incrementato di due punti il proprio consenso, passando dal 36 al 38%, mentre la Merkel ha guadagnato in popolarità raggiungendo il 52% delle preferenze per la carica di cancelliere. Una rimonta che a molti sembrava impensabile a causa della catastrofica politica sull’immigrazione varata da Angela e dalla sua coalizione di governo. In questo ha senz’altro giocato un ruolo decisivo la convinzione di molti elettori che l’attentato di Berlino non abbia nulla a che fare con le politiche delle porte aperte. Per il 68% degli intervistati, infatti, tra i due fenomeni non vi sarebbe nessun collegamento, mentre solo il 28% la pensa diversamente. Contenti loro, contenti tutti.
Continua invece a perdere consensi la Spd, che scende dal 22 al 20%, con il suo candidato alla cancelleria Sigmar Gabriel che si attesta al 39%, cioè a 13 lunghezze dalla Merkel. Se si votasse domani, Angela farebbe dunque il pieno e incasserebbe il quarto mandato di fila, confermandosi così la donna più potente del pianeta. Verdi e Linke rimangono invece fermi rispettivamente al 10 e al 9%. La lenta ma inesorabile decadenza della Linke, in particolare, è dovuta in primo luogo all’ascesa dell’Afd (Alternative für Deutschland), il partito sovranista e anti-immigrazione guidato da Frauke Petry: se nella Germania occidentale la Linke è quasi a rischio estinzione, anche ad est (sua antica roccaforte) la perdita di consenso del partito di sinistra è controbilanciata dagli exploit dell’Afd che in alcuni Länder è spesso diventata addirittura secondo partito scavalcando i socialdemocratici.
E proprio l’Afd, che in molti avevano indicato come il partito che più avrebbe guadagnato dall’attentato di Berlino, ha incrementato di poco o nulla il suo consenso, guadagnando solo un punto e attestandosi quindi al 13%. Si tratta ovviamente di cifre tutt’altro che trascurabili, che garantirebbero una sicura entrata al Bundestag alle nazionali del prossimo autunno, ma non è assolutamente possibile parlare di effetto-attentato. Ad ogni modo, sempre secondo i sondaggisti dell’Istituto Forsa, per il 68% degli elettori il tema sensibile della campagna elettorale sarà quello della sicurezza. Ed è proprio su questo punto che l’Afd può giocarsi le sue carte migliori, se saprà dimostrare tenuta e coerenza. Senza contare, tra l’altro, quel 27% di astensionisti che potrebbero spostare l’ago bilancia in maniera decisiva. L’Afd, infatti, è riuscita più volte nell’impresa di riguadagnare alla politica larghe fette della popolazione delusa che non votava più da anni. Insomma, i margini di crescita sono molto ampi e la partita è ancora aperta. Forse, dopo anni di inciuci e grandi coalizioni, il governo della Merkel potrebbe avere di nuovo un’opposizione degna di questo nome.
Valerio Benedetti
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