Roma, 8 feb – Rappresentare il redivivo asse Roma-Tokyo-Berlino attraverso il centrocampo della Roma, composto da un italiano, un olandese (!) e un belga-indonesiano (!!) rappresenta, in modo “assolutamente evidente”, un “effetto propagandistico di estrema destra condito da becero razzismo”.
Ad assicurarcelo è Repubblica, la cui ultima crociata politica fondamentale prevede la messa al bando della pagina facebook di “Gioventù Strootmaniana”, dedicata a Kevin Johannes Willem Strootman, il grintoso calciatore giallorosso che la fantasia di qualche internauta ha trasformato in un improbabile gerarca nazista alla Sturmtruppen.
Una semplice visita al gruppo dà subito il tono della pagina: Mussolini attorniato da due camicie nere con la faccia di Strootman e Gervinho, Nainggolan trasformato in un poco credibile guerriero giapponese, baffetti hitleriani aggiunti malamente alle foto del centrocampista olandese, linguaggio tedesco maccheronico. Bisogna aver davvero smarrito per strada anche l’ultima briciola d’ironia per prendere tutto questo sul serio.
Eppure il giornale fondato da Eugenio Scalfari è riuscito nell’impresa, sfortunatamente assecondato dall’As Roma, che ha segnalato ai gestori del social network la pagina. Gli amministratori di “Gioventù Strootmaniana” non si scompongono più di tanto e, finché la pagina è ancora on line, si limitano a mettere dei paletti:
“1) qualsiasi richiamo a fatti, personaggi o simboli non è assolutamente assimilabile ad una nostra credenza politica o ad un’eventuale credenza politica di Kevin Strootman (dio lo benedica).
2) l’unico scopo della pagina è e sarà sempre quello satirico. Non rientra negli scopi della pagina quello dell’offendere le sensibilità religiose, politiche o sportive di alcuno.
3) qualsiasi richiamo a estremismi politici (nel caso in cui questi non rientrino nel range della satira) da noi individuato verrà prontamente eliminato, onde evitare fraintendimenti”.
Niente da fare, per Repubblica si tratta di “propaganda”. Di cosa? Dell’eversione razzista del terzo millennio, che, come noto, si imporrà grazie ai tackle di un calciatore olandese con i baffi disegnati al computer. O forse qualcuno, in certe redazioni, dovrebbe imparare a farsi due risate.
Adriano Scianca
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