Saronno, 2 dic – Continuano le indagini sull’infermiera dell’ospedale di Saronno, Laura Taroni, e il vice-primario Leonardo Cazzaniga, suo amante, accusati di aver causato volontariamente decessi di alcuni pazienti ricoverati nella struttura grazie a un mix di farmaci. Ora emerge che il dottore era stato in passato candidato con Sel alle elezioni comunali di Saronno del maggio 2015. Anche se, scrive Libero, i risultati non erano stati entusiasmanti: “Su 16.904 votanti al primo turno, l’anestesista incassò solo 7 preferenze”. Alla fine la lista capeggiata dal candidato sindaco Marco Pozzi prese il 2,4 per cento e non riuscì neppure ad entrare in consiglio comunale.
La discesa in campo del medico è ricordata dal capolista di Sinistra Ecologia e Libertà Dario Accurso Liotta sul quotidiano di Feltri. “Cazzaniga non aveva la tessera del partito – racconta – ma ci aveva contattato esprimendo il desiderio di candidarsi”. Una candidatura che era stata accettata senza riserve, perché l’anestesista godeva di buona fama. “Alcune compagne infermiere ne parlavano benissimo – precisa Accurso Liotta – Lo descrivevano un poco eccentrico ma devo dire che le notizie di questi giorni ci hanno colto di sorpresa. Sembrano cose davvero incredibili”.
Certo, a fronte delle accuse gravissime che pendono sul capo di Cazzaniga, la sua partecipazione alle elezioni comunali di Saronno può sembrare un dato di colore, un fattore inessenziale. Bisogna tuttavia ragionare su come certi giornali avrebbero presentato la notizia se il viceprimario si fosse rivelato un aderente alla Lega o a qualche movimento di destra inviso ai commentatori politicamente corretti. Sicuri che nessun editorialista avrebbe approfittato per fare della sociologia d’accatto?
Roberto Derta