Napoli, 7 ott- Una della partite più attese dell’ultima giornata di campionato è stata senza dubbio quella fra Napoli e Lazio giocatasi nell’affascinante palcoscenico del San Paolo e terminata con il punteggio di 1-1 in virtù del vantaggio partenopeo firmato da Hamsik ed immediatamente pareggiato da Keita. Eppure la cosa che più ha colpito di questa partita non ha nulla a che vedere con le giocate di Insigne o le accelerazioni dello stesso Keita, bensì con quanto si registra in tribuna dove si assiste all’ennesimo teatrino sull’immigrazione e relative sviolinate buoniste .
Grazie ad un accordo fra il comune di Napoli ed il club azzurro, infatti, venticinque immigrati hanno assistito al match per poi incontrare alcuni giocatori napoletani, ovviamente sotto gli occhi felici del sindaco De Magistris noto amante degli ambienti filoimmigrazionisti. Così, mentre il tifo napoletano protesta contro l’aumento dei biglietti, ecco che venticinque immigrati possono godere gratuitamente dello spettacolo offerto da Napoli e Lazio poiché, come affermato dagli stessi mediatori linguistici che seguono questi migranti, gli stessi chiedono di imparare l’italiano per giocare a calcio.
Sembra, quindi, che il virus del buonismo di stampo boldriniano abbia contagiato Napoli, ma occorre dire che sulla vicenda degli immigrati al San Paolo preferiamo rispondere citando uno dei più celebri figli della splendida città partenopea, il grande Totò, con una delle sue più famose esclamazioni: ma mi faccia il piacere!
Giacomo Bianchini
3 comments
il calciatore è uno dei tanti lavori che gli italiani non vogliono più fare!
Al sud non ce lo hanno mai permesso …..sveglia
E’ riuscito e continua a riuscire nell’ impresa di essere il sindaco più cialtrone d’Italia… sì è vero, ha concorrenti molto agguerriti. Ma contro di lui davvero non c’è partita…