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Minacce ai volontari per avere soldi e vestiti: arrestati 4 immigrati

by La Redazione
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immigrati-minacceNapoli, 4 nov – Il business dell’accoglienza è senza dubbio una delle attività più redditizie degli ultimi tempi, e d’altronde non potrebbe essere diversamente considerando che, dall’inizio dell’anno, sono sbarcati oltre 160 mila immigrati sulle coste del nostro paese. Ma evidentemente chi si trova a svolgere questa attività, non tiene in considerazione il fatto che,  quasi mai  si ha a che fare con povere genti che scappano dalle guerre in cerca di aiuto. Questo è stato il caso davanti al quale si sono infatti trovati i responsabili e gli operatori della comunità “Raggio di Luna”, un alloggio per immigrati minorenni appartenente alla cooperativa “La Fenice” di Acerra, in provincia di Napoli.

Era infatti da oltre un mese che gli ospiti del centro minacciavano quotidianamente, talvolta arrivando anche all’utilizzo di coltelli, il personale della struttura con la pretesa di ricevere da questi abiti firmati, smartphone e contanti. A questa situazione hanno messo fine, solo stamane, i Carabinieri del comando di Castel Cisterna, ai quali si erano dovuti rivolgere gli operatori del centro, che hanno arrestato quattro giovani provenienti dal Gambia ed uno dalla Guinea con l’accusa di estorsione. Ai quattro sono stati sequestrati oltre diversi cellulari e tablet anche degli appunti sui quali era disegnato il logo dell’Isis. Fortunatamente gli inquirenti non nutrono reali convinzioni sul fatto che vi possano essere dei legami con l’organizzazione terroristica, ma non è chiaro, dati i paesi di origine, con quale titolo questi extracomunitari si trovassero in Italia, dal momento che in quelle località non vi sono guerre e non è riconosciuto loro status di rifugiato politico.

Purtroppo non è certo un caso isolato questo, bensì l’ennesimo episodio sul territorio nazionale che forse dovrebbe far riflettere i “buonisti dell’immigrazione” su chi siano realmente  gli individui che ogni giorno arrivano nel nostro paese e invadono le nostre città trasformando i nostri quartieri in ghetti non vivibili da chi in questa nazione ci è nato e cresciuto.

 Alessandro Autiero

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nemesi 4 Novembre 2016 - 5:13

la cosa più drammatica è che tra circa un anno e mezzo due, quando la maggior parte degli aspiranti profughi verranno abbandonati al loro destino,cementando alleanze con i riconosciuti “profughi”, la bomba etnica che esploderà sarà incontrollabile.Questi sono gli ultimi mesi utili per prendere il fenomeno per le corna ed ancora governarlo.Nel 2018 sarà letteralmente impossibile e la cosa peggiore è che lo sappiamo benissimo tutti.

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stanco 5 Novembre 2016 - 3:28

Vogliamo smetterla di chiamarli profughi!!!!!!????? i veri profughi sono circa il 3/4% di questi, gli altri, giovani, forti e scansafatiche sono solo pieni di pretese. Perche’ non si rimandano ai loro paesi immediatamente???? Oppure si smetta di recuperarli in acque internazionali. Perche’ queste gite solo verso l’Italia?????? Meditate e sbarrate le strade .

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Bombardiere 5 Novembre 2016 - 10:12

Per favore, specificate: erano negri di merda o arabi di merda?

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Anonimo 6 Novembre 2016 - 3:07

Se sono Africa non sono Arabia , diverso dire Gourmes

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