Roma, 15 set – Un incredibile lavoro di ricostruzione in scala prende vita nelle sale espositive del Colosseo in Roma. Oggetto dell’evento, che si preannuncia epocale, i tesori di Palmira, la città siriana patrimonio dell’umanità e tutelata dall’Unesco, danneggiata barbaramente dai terroristi anti siriani qualche mese fa. Con l’utilizzo della stampa 3D e materiali all’avanguardia una ditta italiana ha ricostruito gioielli della civilizzazione come il Toro di Nimrud, la sala dell’Archivio di Stato di Ebla e il soffitto del Tempio di Bel in scala 1:1.
La mostra al Colosseo che si svolgerà dal 7 ottobre all’11 dicembre e sarà patrocinata dall’Unesco ha un nome evocativo e carico di significato: “Rinascere dalle distruzioni-Ebla, Nimrud, Palmira’. A curare l’evento figura tra gli altri l’archeologo Paolo Matthiae “eccellenza italiana” scopritore dei maggiori siti archeologici siriani. E’stato proprio l’archeologo ad accendere i riflettori su quello che appare come un punto essenziale delle collaborazioni culturali con la Siria affermando che se si ricostruirà si devono considerare tre principi fondamentali, senza i quali lui non “parteciperebbe”: il rispetto della sovranità dei paesi, il coordinamento e controllo da parte dell’Unesco e un’ampia collaborazione internazionale.
Sovranità, cultura e cooperazione quindi, che nella città di Roma trovano una naturale sede millenaria e dove da qualche mese è in opera un’ altra valida iniziativa promossa dalla Onlus Solidarité-Identités in collaborazione con la comunità siriana in Italia e su mandato diretto del ministero del turismo siriano per portare in Italia l’iniziativa I belong to ( io appartengo) volta a raccogliere fondi proprio per la ricostruzione dei siti archeologici distrutti, danneggiati e spesso trafugati dai terroristi, tramite la vendita di riproduzioni dall’alto valore artistico della splendida tavoletta di cera rivenuta nella biblioteca reale di Ebla.
Alberto Palladino