Roma, 13 set – Chi ha ispirato la riforma costituzionale di Renzi? Un’idea possiamo farcela leggendo le parole dell’ambasciatore Usa in Italia John Phillips. Intervenendo ad un incontro sulle relazioni transatlantiche organizzato oggi a Roma all’istituto di studi americani, il diplomatico ha spiegato che il ‘no’ al referendum sulla riforma costituzionale “sarebbe un passo indietro per gli investimenti stranieri in Italia”. Phillips, bontà sua, ha riconosciuto che “il referendum è una decisione italiana” ma il Paese “deve garantire stabilità politica. Sessantatrè governi in 63 anni non danno garanzia”. Il voto sulle riforme costituzionali, ha insistito, “offre una speranza sulla stabilità di governo per attrarre gli investitori”.
“Renzi – ha detto Phillips – ha svolto un compito importante ed è considerato con grandissima stima da Obama, che apprezza la sua leadership”. L’ambasciatore ha ricordato che il presidente del Consiglio andrà negli Stati Uniti il 18 ottobre prossimo in occasione della cena di Stato offerta alla Casa Bianca dal presidente Usa Barack Obama. L’intervento del diplomatico è stato talmente irrituale da far irritare persino un amico storico degli Usa da tempi non sospetti, Maurizio Gasparri, che ha parlato di “inaccettabile ingerenza”, aggiungendo che Phillips dovrebbe scusarsi. E se si arrabbia perfino Gasparri…
Giuliano Lebelli
3 comments
ci tocca rendere il più difficile possibile i taroccamenti ai democratici.
No no e ancora no! Se qualcuno poteva avere ancora dubbi su come votare al referendum sulla riforma Boschi Massonico mondialista, adesso ha la risposta alle domande che si poneva. Italia agli italiani e per gli italiani.
Bhè se gli investimenti stranieri si fanno con la stabilità del governo, allora un bel colpo di stato ci farebbe vivere da nababbi!
Quante cazzate massocoglionesi devo ancora sentire?
E l’uomo abbronzato pensasse ai problemi che ha nella sua amata patria e non rompesse i bulloni a noi italiani!